La storia della chiesa di Santa Barbara a Cefalonia ha dell’incredibile

Chi trascorre le vacanze a Cefalonia può visitare un luogo incredibile non facile da scovare

Chi trascorre le vacanze a Cefalonia, nelle Isole Ionie, in Grecia, può visitare un posto incredibile che non è semplice da scovare, a meno che qualcuno non gli indichi il punto esatto in cui si trova.

Si tratta della cappella di Santa Barbara, un piccola chiesa nel comune di Prokopata, alle porte di Argostoli, la capitale dell’isola.

La cappella è in parte scavata nella roccia e non è visibile lungo la strada a meno che non ci si fermi e non si guardi in giù. La chiesetta si trova infatti sotto la strada, in corrispondenza di un ponticello dove a malapena passano due automobili. Per riuscire a scorgerla bisogna costeggiare l’auto appena prima o dopo il ponte di metallo e affacciarsi.

La chiesa di Santa Barbara a Cefalonia è stata costruita in onore della Santa che, secondo una leggenda, avrebbe salvato un bambino da una caduta mortale.

Il bimbo, sopravvissuto miracolosamente alla caduta, avrebbe detto di essere stato sorretto, prima che toccasse terra, dalle braccia di una donna misteriosa vestita di bianco riuscendo così a salvarsi.

Da quel momento i contadini della zona si accorsero che proprio nel punto in cui il bimbo era stato trovato sano e salvo bruciava una fiamma che non si spegneva mai. Pioggia o sole che fosse, il fuoco era sempre acceso. Quando ebbero il coraggio di recarsi sul posto per capire di cosa si trattasse, trovarono una caverna con al suo interno un’icona su cui era rappresentata Santa Barbara.

I contadini attribuirono all’icona il miracolo del bambino e la portarono ad Argostoli dove, secondo la credenza locale, fermò un’epidemia che stava decimando la popolazione dell’isola.

La madre del bimbo spese tutti i suoi averi per costruire una chiesa dedicata alla Santa e scavò un pozzo d’acqua per abbeverare tutti i pellegrini che venivano qui a pregare.

L’icona negli Anni ’50 sparì, forse rubata, ma la chiesetta continua a essere un punto di riferimento per gli isolani che ogni anno, il 4 dicembre, celebrano le due ricorrenze: la salvezza del bambino e di tutti gli abitanti di Cefalonia.

Oggi c’è anche una stradina asfaltata che, dal ponte, scende fino alla cappella e raggiungerla a piedi è molto comodo.