Cosa si nasconde sotto la Laguna di Venezia

Centinaia di relitti affollano i fondali della Laguna di Venezia. Dall'antichità a epoche più recenti, hanno tutti una storia da raccontare

La Laguna di Venezia nasconde centinaia di antiche storie. Il suo fondale è infatti ricco di imbarcazioni di varie epoche, tragicamente colate a picco.

La Laguna di Venezia cela un vero e proprio tesoro. Tantissimi i relitti che ne affollano il fondale. È facile pensare come tra le acque di una delle città più belle al mondo si nascondano centinaia di imbarcazioni storiche, alcune medievali, altre settecentesche. Imbarcazioni prevalentemente precedenti la Prima Guerra Mondiale, andate perdute a causa di un carico eccessivo o agguerriti combattimenti. Non mancano inoltre carlinghe di aerei inabissati, a testimonianza di scontri nel cielo veneziano.

Venezia

Poco più di quaranta relitti sono stati censiti, studiati e analizzati, scatenando la fantasia dei curiosi oltre ovviamente all’interesse degli studiosi. In un fondale di 18 metri è stato individuato il relitto “dei Mattoni”, noto con questo nome per l’enorme carico che supportava. Ritrovato a metà degli anni ’80 a 6 miglia circa dal porto di Venezia. È però possibile tornare indietro di molti anni, come dimostra il brigantino prussiano “Hellmuth”, affondata il 19 novembre del 1860, secondo i registri, nel tentativo d’accedere al porto.

Nel 1992 è stata invece rinvenuta una nave oneraria a 12 miglia di distanza, in un fondale di circa 30 metri dinanzi Caorle. D datato al I secolo a.C. e denominato relitto “delle Alghe”. Risale invece a un anno imprecisato del XVI secolo il cosiddetto relitto “del Vetro”, che portava con sé, in direzione Venezia, un carico alquanto vario, probabilmente proveniente dal Medio Oriente. I suoi resti sono stati rinvenuti nel 1980, per poi dare inizio alla ricostruzione storica. Ad avere la meglio sull’imbarcazione fu una tremenda tempesta di scirocco.

Malamocco - Venezia

Non soltanto navi commerciali affollano la Laguna di Venezia. Lo dimostra il relitto “dei Cannoni”, nave da guerra in legno che vanta splendidi cannoni in ferro. Un carico decisamente pesante, probabilmente tra le ragioni suo essere colata a picco nel tentativo d’approdare nel porto di Malamocco, insieme con un forte vento di scirocco. Molto interessante invece il ritrovamento due antichi vascelli, risalenti al XIV secolo. Questi furono zavorrati e affondati di proposito nei pressi dell’isola di San Marco di Boccalama. Si tentò di operarne il rialzo, così da evitare che venisse totalmente sommersa dagli allagamenti. Un piano fallito, che sottolinea però quanto tali ritrovamenti possa dirci della nostra storia e dei popoli che solcavano i mari che oggi ammiriamo.

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