Da Heligoland a Hejaz, la strana storia di 50 Paesi scomparsi nel nulla

L'atlante dei 50 Paesi svaniti racconta, attraverso i francobolli, la storia di luoghi ormai divenuti solo ricordo

Foto di SiViaggia

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

Nel mondo esistono terre sperdute, svanite con il tempo, luoghi fantastici divenuti – ormai – parole su di un libro, il Nowherelands di Bjorn Berge, un atlante dei Paesi svaniti tra il 1840 ed il 1975.

Sono 50 i Paesi nominati nel libro, divenuto uno scrigno delle storie più belle e spesso sanguinose di queste zone, che sono mutate nel tempo trasformandosi alcune in centri industriali, altre in mete turistiche molto in voga. Si parte da Helgoland, a 45 miglia dalla costa occidentale della Germania, sino a Hejaz, sulla penisola arabica.

Attraverso i francobolli, prova tangibile della loro esistenza nel corso della storia, il libro permette a tutti di viaggiare con la mente alla scoperta di alcune tra queste affascinanti nazioni.

Helgoland, le due piccole isole della Germania

Helgoland è un piccolo arcipelago del Mare del Nord, formato da due isole di cui una ancora abitata. Nel 1807 fu conquistato dall’Inghilterra, dopo essere stato utilizzato come base per i pirati e trasformato, nel 1827, in meta prediletta per il turismo termale e balneare, attirando turisti da ogni parte dell’Inghilterra e della Russia (l’acqua salata dei suoi mari era considerata salutare dai medici britannici).

Nel 1860 divenne un possedimento tedesco e, con il tempo, la Germania utilizzò la sua posizione strategica per farne una base navale per la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. I 2500 abitanti furono fatti evacuare e niente fu più come prima: oggi, l’isola serba ancora i segni dei bombardamenti del 1947, quando una nube nera la avvolse fino a 6000 metri, scuotendola fino alle sue profondità marine.  Sito turistico e porto franco, Helgoland è stata identificata dagli appassionati di Harry Potter come il luogo in “Mezzo al Mare del Nord” in cui sorge la prigione di Azkaban.

Van Diemen’s Land, in Australia

Al largo della costa sud-orientale dell’Australia, questa misteriosa terra era una delle poche ad essere già state scoperte nel XVIII secolo. Si suppone che Jonatan Swift si possa essere ispirato proprio a Van Diemen’s durante la scrittura del proprio libro, ” I viaggi di Gulliver”.

Circumnavigata alla fine del 1700 dagli inglesi, che resero note le dimensioni di questa isola divenuta nel 1800 una colonia penale, Va Diemen’s Land fu un vero e proprio stato di polizia: nel 1822, dei 12.000 abitanti più della metà erano prigionieri.

Nel 1856, il governatore William Denison decise di cambiare il suo nome in Tasmania, in ricordo della travagliata storia di questo luogo, fatta di spargimenti di sangue e repressioni, soprattutto nei confronti degli aborigeni che abitavano la zona.

New Brunswick, Canada

New Brunswick
Fonte: Istock
New Brunswick

Diventato canadese nel 1867, dopo aver cacciato i coloni francesi che l’avevano occupata nel 1534 e stabilito la pace con gli indigeni Mi’kmaq che vivevano in questa meravigliosa terra, il New Brunswick ha emesso solo 11 francobolli come prova della sua esistenza. Uno dei più significativi è quello del 1860, raffigurante l’immagine di una nave a vapore ungherese, la SS, naufragata sulla sabbia di Cape Sable Island.

Carelia orientale, tra la Finlandia e l’Unione Sovietica

Nei suoi francobolli – validi solo due settimane – era rappresentato un enorme orso arrabbiato. Formatasi sulla scia della Finlandia, la Karelia raggiungeva il lato sovietico del confine durante gli Anni ’20 del 900. Questa zona è sostanzialmente un unico grande parco, famoso per il Parco nazionale di Koli, coperto di foreste e pianure, attraversato da fiumi e laghi dalle acque cristalline. Una meta turistica, certo poco usuale.