Zanzibar è la meta più condivisa dagli italiani

È la meta più cercata dagli italiani per l'inverno 2019 e la più condivisa sui social

Il regalo più gradito sotto l’albero di Natale? Una bella vacanza. La risposta metterà d’accordo tanti, se non tutti. Con le festività ormai alle porte, infatti, molti italiani hanno già iniziato a programmare il loro prossimo viaggio.

Nelle scorse ore, Google ha pubblicato la classifica delle mete più cercate nel 2018 all’interno del motore di ricerca: al primo posto si è classificata la Sardegna, davanti a Albania, Sicilia, Grecia, Croazia, Toscana, Zanzibar, Corsica, Salento e Abruzzo. Spicca la destinazione più esotica: Zanzibar. Tale ricerca ha infatti fatto registrare un boom proprio alla fine del 2018, il che lascia ipotizzare che molti italiani abbiano intenzione di andarci a breve. Un ulteriore indizio arriva dall’impennata che ha subito la ricerca “Zanzibar gennaio 2019”, collocatasi alla prima posizione.

Zanzibar è la meta più condivisa dagli italiani

Zanzibar, del resto, è stata anche la meta più condivisa su Internet nell’ultimo anno. Stando ai dati raccolti dal reparto digital di Veratour, nel corso del 2018 sono state oltre 24mila le foto pubblicate su Instagram con gli hashtag ufficiali del noto tour operator. Guardando i messaggi in entrata, i commenti e i post su Facebook, nel solo 2017 il numero dei contenuti generati dagli utenti è cresciuto del 33%. In base a post e interazioni, Zanzibar, come detto, ha ottenuto la maggiore visibilità in assoluto, seguita da Miami in seconda posizione e da Cuba al terzo posto.

Ma cosa si può vedere, nel corso di una vacanza a Zanzibar? Isola principale dell’omonimo arcipelago, Unguja (nota a tutti come l’isola di Zanzibar) si trova in Tanzania, ed è un vero e proprio paradiso dalle mille sfaccettature. Qui c’è un mare da favola, ci sono spiagge lunghe e bianchissime, c’è il profumo delle spezie e ci sono i sorrisi dolcissimi dei bambini.

Una visita all’isola non può che cominciare da Stone Town, la sua capitale dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Piccola e raccolta, ha una lunga storia alle spalle: qui venivano raccolti e venduti gli schiavi provenienti dall’Africa Orientale, che venivano rapiti dal continente e poi inviati nelle varie colonie. E, nel posto in cui tutto questo avveniva, sorge oggi una chiesa anglicana datata 1873 (anno dell’abolizione della schiavitù), che conserva le vecchie prigioni. Ma non solo: a Stone Town ci si scatta selfie dinnanzi le famose porte zanzibarine, si visitano la casa di Freddie Mercury e il Palazzo delle Meraviglie, si passeggia tra le bancarelle colorate e profumatissime del mercato.

Stone Town

Ma Zanzibar è soprattutto natura. Qui si nuota tra i delfini, e si fa snorkeling… senza entrare in acqua! Basta raggiungere – con una navigazione di una mezz’oretta dalla spiaggia di Stone Town – le due lingue di sabbia di Nakupenda e Waka Waka. Che, disabitate e prive di vegetazione, a seconda delle maree scompaiono e ricompaiono, offrendo spettacolari conchiglie, ricci di mare e stelle marine.

Quando andare a Zanzibar? Il suo è un clima tropicale, sempre caldo. C’è però una stagione delle piogge che va da marzo a maggio e c’è un periodo piovoso a novembre. Ecco dunque che i periodi migliori sono da giugno a metà ottobre e tra dicembre e febbraio.