Voli Covid tested (o Covid free): cosa sappiamo

Dopo Fiumicino, anche l'aeroporto di Malpensa è pronto a sperimentare questa nuova modalità di viaggio che favorirà il traffico aereo intercontinentale

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Redazione

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Si estende la sperimentazione dei voli “Covid tested”, considerati una “ricetta sicura” per chi viaggia. Mentre le compagnie aree ragionano sul richiedere o meno il passaporto sanitario, l’aeroporto di Malpensa è pronto ad introdurre questa nuova funzionalità che favorirà il traffico intercontinentale. Il primo collegamento potrebbe partire già sabato 13 marzo, con il volo Delta Air Lines dallo scalo milanese per gli Stati Uniti.

L’ordinanza prevede che tutti i passeggeri in partenza sulla tratta Milano-New York e viceversa dovranno presentare, all’atto dell’imbarco, una certificazione che attesti il risultato negativo del test molecolare (RT PRC) o antigenico, effettuato nelle 48 ore precedenti il volo.

I passeggeri in arrivo a Malpensa avranno la possibilità di evitare la quarantena o l’isolamento fiduciario, previsto per coloro che provengono dagli Stati Uniti, effettuando un test antigenico (RADT) in aeroporto.

Un’iniziativa importante, che mira ad andare incontro alle esigenze dei passeggeri che auspicano misure a tutela della salute e che, al contempo, desiderano riprendere le proprie attività una volta arrivati a destinazione. Inoltre, questa fase sperimentale ha lo scopo di valutare l’efficacia e la funzionalità dei voli Covid tested, per contenere il rischio di contagi, con l’obiettivo di renderla più ampiamente disponibile in vista dell’estate.

Il nuovo protocollo di viaggio sarà valido fino al 30 giugno 2021. Tuttavia, è importante ricordare che anche per i voli Covid tested si applica la regola generale per cui ai passeggeri verrà richiesto di indossare una mascherina chirurgica protettiva per tutta la durata del volo.

La sperimentazione era stata avviata con successo sui voli Linate-Fiumicino da settembre a novembre dello scorso anno. La fase di test è stata poi allargata con il corridoio transoceanico, il primo sperimentato in Europa, da New York verso Fiumicino (attivato l’8 dicembre con Alitalia), cui è seguita l’attivazione di voli Delta da Atlanta a Roma il 19 dicembre.

Un primo bilancio tracciato da Aeroporti di Roma sulla sperimentazione dei voli Covid tested sulla rotta per New York ha messo in risalto “ottimi risultati”, in termini di minimizzazione dei rischi, con solo 5 passeggeri su un totale di 3.824 risultati positivi al coronavirus. Inoltre, è stata apprezzata l’efficacia operativa e la quasi totalità dei passeggeri si è detta soddisfatta.

Alla luce di questo successo, Adr ha proposto di implementare soluzioni operative di testing integrate nei processi aeroportuali e di estenderle ad altre direttrici intercontinentali strategiche per il Paese, come Los Angeles, Washington DC, Boston, Miami e Dallas, ma anche Tokyo, San Paolo, Buenos Aires, Emirati Arabi Uniti, Canada, Cina, Corea del Sud, Hong Kong e Taiwan.