Visti turistici: per alcuni Paesi cambia la durata

La ripresa del turismo sta portando alcuni Paesi a rivedere la durata dei visti turistici: tutto quello che c'è da sapere

Nonostante quello italiano sia uno dei passaporti più potenti del mondo (e primo in Europa), anche noi quando viaggiamo in alcuni Paesi abbiamo bisogno del famigerato visto turistico. E con la ripresa del turismo dopo gli anni della pandemia, la sempre maggiore crescita della tecnologie, la nuova gestione dei flussi turistici e molti altri fattori, diverse destinazioni stanno decidendo di cambiare la durata di questi documenti per farvi accesso.

Perché sta succedendo tutto questo

Il motivo per cui molti Paesi stanno intervenendo al fine di modificare la durata dei visti turistici è molto semplice: desiderano regolare, con maggiore chiarezza e facilità, il flusso dei viaggiatori in arrivo.

Per questo motivo, sono state varate nuove regole che prevedono cambiamenti per diverse aree del mondo, compresa l’Europa e quindi anche l’Italia. Alcune di queste modifiche vanno a favore dei viaggiatori, altre invece sono più limitanti.

I Paesi che hanno semplificato le regole

Tra i Paesi che stanno rivedendo le regole in fatto di visto turistico c’è l’Arabia Saudita che, da qualche tempo a questa parte, può essere considerata una meta emergente. Lo scorso settembre, quindi nel 2022, il Paese ha infatti ha annunciato una semplificazione per chi arriva da diverse zone del mondo, tra cui – e per fortuna – anche noi europei.

Attualmente è sufficiente richiedere l’eVisa che corrisponde al permesso di ingresso in formato elettronico. Un lasciapassare che si può ottenere sul sito ufficiale di Visit Saudi.

Novità anche dal Vietnam che, con lo scopo di semplificare gli ingressi, ha da poco prolungato la durata del visto turistico: se prima aveva una validità di soli 30 giorni, ora è di be 3 mesi. L’obiettivo, come si può intuire, è quello di favorire sempre di più gli arrivi nel Paese. Tra le altre cose, con questo nuovo documento si potranno fare anche ingressi multipli.

Poi c’è la Giordania, meta follemente amata dai turisti italiani e non solo, che ha finalmente annunciato la possibilità di ottenere il visto online. Adesso può essere richiesto e ottenuto, previo pagamento, andando sul sito del Ministero dell’Interno del Paese o, in alternativa, utilizzando l’applicazione del Ministero dell’Interno (App) MOI-Ministry of Interior of Jordan.

Infine la Mongolia, terra misteriosa e ancora non invasa dal turismo di massa, dove il Governo ha da poco annunciato che la lista dei Paesi che possono visitarla senza visto si è allungata e non di poco: fino al 2025 gli italiani non ne avranno bisogno per farvi ingresso.

I Paesi che hanno ridotto la durata

C’è anche chi, in tutta questa foga della ripresa turistica ha deciso di cambiare le regole “in peggio” riducendo la durata del visto turistico. È il caso della Thailandia, altra destinazione decisamente amata dai turisti di tutto il mondo, che ha invece deciso di ridurre nuovamente la durata del documento a 30 giorni. Un piccolo passo indietro in quanto, poco tempo fa, lo aveva prolungato a 45.

C’è da sapere, tuttavia, che i viaggiatori provenienti da alcuni Paesi, compresi cui quelli dell’Europa continentale, una volta atterrati nel meraviglioso Paese del sorriso potranno prolungare il loro soggiorno per altri 30 giorni, passando attraverso gli uffici per l’immigrazione.

Il nostro continente, invece, si appresta a creare la sua speciale autorizzazione per farvi ingresso; l’Etias. La data di rilascio è stata più volte rimandata, ma quel che è certo è che verrà attivata sicuramente e, con molto probabilità, l’anno prossimo, vale a dire nel 2024.