Viaggi del futuro: perché dobbiamo essere ottimisti

Sta per tornare l'età d'oro del turismo: ecco cosa si prospetta per il futuro dei viaggi

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Redazione

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Il turismo ha vissuto mesi di grande crisi, a causa dell’emergenza sanitaria che in questo 2020 ha messo in ginocchio agenzie di viaggi, hotel e compagnie aeree a livello globale. E sebbene il futuro del settore sembra ancora incerto, ci sono segnali positivi che fanno ben sperare non solo in una ripresa, bensì in un vero e proprio ritorno all’età d’oro del turismo.

A parlarne è Forbes, che analizzando le nuove tendenze di viaggio rivela quello che potrà essere il destino – non troppo lontano – di un segmento che ha sofferto moltissimo. Lunghi mesi trascorsi in casa, senza poter uscire dai propri confini, hanno creato in noi quello che è ormai diventato un vero bisogno: tornare a viaggiare. In questo tempo abbiamo sognato ad occhi aperti, immaginando tutti i luoghi che avremo infine visitato non appena sarebbe stato possibile farlo in sicurezza. E se per il momento ci siamo dovuti accontentare di mete poco distanti, dando nuova linfa vitale ad un turismo regionale, non aspettiamo altro che di ricominciare a scoprire il mondo.

Per farlo, è probabile che molti di noi si dedicheranno a quello che è ormai conosciuto come slow travel: immergersi letteralmente in un luogo che abbiamo sempre desiderato vivere in tutte le sue sfaccettature, rinunciando alla frenesia di passare da una città all’altra e imparando a conoscere la nostra destinazione con gli occhi di chi vi abita. Ad agevolare questo tipo di turismo è la scoperta di un nuovo modo di lavorare e studiare. Con l’aumentare di persone che optano per lo smart working e di ragazzi che usufruiscono della didattica a distanza, è facile immaginarsi zaino in spalla coniugando la routine quotidiana all’esplorazione di nuovi mondi.

L’isolamento ci sta inoltre rendendo più sensibili a quello che è uno dei bisogni insiti dell’uomo: la socializzazione. Essendo diventato sempre più difficile conoscere persone nuove in quelli che erano i luoghi deputati a questa attività – bar, palestre e molto altro – la risposta potrebbe essere proprio nel tornare a viaggiare. Saremo più propensi a cercare il contatto con le popolazioni indigene, a ristabilire un senso di connessione con il mondo. E con chi potremo farlo se non assieme ai nostri affetti più cari?

Il trend futuro dei viaggi prevede infatti il ritorno di spostamenti in gruppi: con la famiglia, con i propri amici, con tutti coloro ai quali siamo più legati. Condividere lunghe giornate durante la quarantena ci ha aiutato a stringere un rapporto più profondo, e ora vogliamo trascorrere con loro anche il tempo dedicato alla vacanza, magari approfittandone per esplorare quegli hobby che ci hanno tenuto compagnia nei mesi passati.

Infine, un’altra tendenza che riguarderà il futuro dei viaggi è il desiderio di riscoprire le nostre radici, fare un tuffo nel passato per rivivere la storia. Via libera dunque a destinazioni che ci permetteranno di unire l’utile al dilettevole, all’insegna del divertimento ma anche dell’istruzione. Fare una full immersion nella cultura delle varie popolazioni, scoprire i loro usi e costumi e visitare le meraviglie di epoche ormai lontanissime: ecco quello che ci attende.