Quali sono le misure comuni dell’Unione europea per il turismo estivo

Al varo un progetto di risoluzione per una strategia univoca dedicata al turismo

L’estate non tarderà ad arrivare portando con sé il naturale desiderio di svago e relax dopo i difficili mesi appena trascorsi. Per permettere, quindi, di spostarsi in completa sicurezza tutelando la salute di tutti, l’Unione Europa sta considerando alcune misure comuni da attuare negli Stati membri, a partire da un possibile certificato di vaccinazione univoco che servirebbe in maniera specifica per i viaggi.

Inoltre, durante una riunione del 25 febbraio, la commissione Trasporti e turismo del Parlamento europeo ha votato un progetto di risoluzione per istituire una strategia dedicata al turismo sostenibile. L’UE chiede infatti ai Paesi membri di scommettere sul turismo e sui viaggi includendoli nei loro piani di ripresa e riducendo, in via temporanea, l’IVA sulle imprese di questi settori.

Il tutto, ovviamente, all’insegna della sicurezza con un protocollo uniforme per i test prima della partenza, un certificato di vaccinazione e un Sigillo sanitario europeo.

La relatrice del Parlamento Europeo Cláudia Monteiro de Aguiar ha così commentato la risoluzione: “Il turismo è uno dei settori più colpiti da questa pandemia. Deve essere adeguatamente incluso nei piani di ripresa degli Stati membri”.

Il progetto prevede un protocollo di sicurezza sanitaria dell’Unione Europea per i tamponi prima di mettersi in viaggio e rivela che la quarantena dovrebbe essere applicata soltanto come ultima risorsa.

Insiste sul fatto che un certificato di vaccinazione comune dell’UE potrebbe essere utilizzato come alternativa ai test PCR e ai requisiti di quarantena, “una volta che ci siano prove sufficienti che le persone vaccinate non trasmettono il virus“.

I deputati chiedono inoltre alla Commissione europea di introdurre un sigillo di certificazione igienica dell’UE per assicurare standard minimi di prevenzione e controllo del COVID-19 in modo da ripristinare la fiducia delle persone nei settori del turismo e dei viaggi.

Accolgono con favore il portale “Re-Open Eu” e sollecitano i Paesi membri a “inviare alla Commissione informazioni chiare sull’applicazione o sulla revoca di future restrizioni alla libera circolazione“, come osserva un comunicato stampa della commissione sul voto del progetto di risoluzione.

Affinché la risoluzione possa essere stabilita, ora la Camera del Parlamento deve votarla entro la seconda sessione di marzo.