La legge è uguale per tutti: cancellati a Londra i graffiti anti-Covid di Banksy

La TfL ha cancellato l'ultima opera di Banksy volgendo un invito all'artista. Accetterà?

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Redazione

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Video di: Ansa

Lui è l’artista dei graffiti e dei murales, e non ha bisogno di presentazioni ufficiali, perché la fama delle sue opere precede il suo nome. Eppure lui, Banksy, è il protagonista del più grande enigma identificativo di sempre: tutti lo conoscono, nessuno sa chi è.

La sua identità infatti è avvolta in un mistero, ma questo non gli ha impedito di diventare lo street arter più famoso del mondo, le sue opere d’arte infatti colorano strade, quartieri e musei di tutto il Pianeta. Merito del suo pensiero critico contro il sistema, e della sua lotta, attraverso l’arte, contro il capitalismo e la guerra.

Oggi Banksy ha colpito ancora, facendosi portavoce di un messaggio importante, quanto attuale, quello di un invito a più  consapevolezza da parte dei cittadini rispetto all’epidemia da Coronavirus che ha piegato tantissimi Paesi nel mondo.

Alcuni giorni fa, infatti, l’anonimo artista ha postato un video sul suo profilo Instagram che lo mostra in azione: sul treno della metropolitana di Londra, Banksy ha lasciato la sua firma, sotto l’invasione inaspettata di alcuni ratti. L’opera intitolata If You Don’t Mask, You Don’t Get, è stata realizzata come invito alla popolazione mondiale all’utilizzo della mascherina nei luoghi pubblici, come appunto i mezzi di trasporto.

L’artista ha disegnato una serie di ratti, in pose tutte di matrice pandemica, che indossano mascherine o le usano come paracadute, uno dei topolini protagonisti è raffigurato mentre starnutisce, mentre un altro è intento a spruzzare il gel antibatterico.

Nonostante il più nobile degli intenti però, l’opera è stata cancellata nelle scorse ore dalla Transport for London perché viola le norme anti-graffiti. La società che gestisce i trasporti nella capitale britannica ha spiegato il perché della rimozione di quell’opera tanto inaspettata quanto significativa: il murales di Banksy va contro la rigorosa politica anti-graffiti di TfL.

Tuttavia, come ogni lavoro dello street arter, l’opera è stata apprezzata da tutti, anche dalla stessa società di trasporti che ha invitato Banksy a eseguire una nuova versione di If You Don’t Mask, You Don’t Get in un luogo più adatto. Bansky accetterà la proposta di TfL? Staremo a vedere.