Homo Naledi, scoperto un nostro nuovo antenato

Viso da scimpanzè, ma corporatura umana. Nel team anche un italiano

Una nuova specie umana. Una scoperta senza precedenti, che lascerà un segno. Il nostro nuovo antenato è stato trovato in una grotta a 40 metri di profondità vicino a Johannesburg, in Sudafrica.

Si tratta di un mosaico fossile composto da oltre 1.500 ossa. Viso da scimpanzè, denti, piedi e mani umani: ecco com’era l’Homo Naledi scoperto in Sudafrica. La scoperta è stata effettuata anche grazie a un finanziamento della National Geographic Society. Nel team anche un italiano: Damiano Marchi, antropologo del dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa, che fa parte dell’equipe guidata dal professor Lee Berger.

“Finora tutti i ritrovamenti si basavano su reperti frammentari, quindi non eravamo in grado di descrivere adeguatamente le caratteristiche del corpo degli ominini, per capire come si muovevano, se erano in grado di usare le mani come noi, se si arrampicavano. Stavolta abbiamo studiato più di 1500 reperti, che corrispondono ad almeno 15 individui, una cosa unica per la paleoantropologia” ha spiegato Marchi a ilfattoquotidiano.it, a Londra per annunciare i risultati degli studi, attesi da quando due spedizioni, tra il novembre 2013 e il marzo 2014, avevano portato alla luce questa comunità di ominini.

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