Certificato vaccinale per viaggiare, dal 20 marzo anche in Italia

La Regione Lazio permette di scaricare il proprio certificato vaccinale, un passo avanti per tornare a viaggiare

Le notizie, sul fronte dei viaggi in tempi di Covid, sono in continuo aggiornamento: anche in Italia qualcosa si sta muovendo, tanto che il certificato vaccinale – già adottato in molti altri Paesi – è finalmente diventato realtà. Ad aprire la strada alla sperimentazione di questo documento per tornare a viaggiare è la Regione Lazio.

A partire da sabato 20 marzo 2021, coloro che avranno completato la propria immunizzazione contro il Coronavirus potranno scaricare il certificato vaccinale. L’annuncio è arrivato da Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio: “Il sistema AVR (anagrafe vaccinale regionale) rilascerà al fascicolo sanitario elettronico (FSE) di ogni assistito che ha completato il ciclo vaccinale l’attestato vaccinale dotato di sigillo digitale della Regione Lazio, dove saranno riportati i dati anagrafici, la data di prima e seconda somministrazione, il tipo di vaccino somministrato, il codice AIC e il lotto di produzione”.

Il documento è disponibile solamente per coloro che si sottopongono alla seconda dose del vaccino, così da garantire che i suoi possessori abbiano eseguito l’intero ciclo di immunizzazione. Inoltre, l’attestato è dotato di un QR code che ne verifica l’autenticità mediante l’app SaluteLazio. Si tratta di una novità interessante, anche se le applicazioni non sono ancora state evidenziate. L’adozione del certificato vaccinale potrebbe infatti impattare in maniera significativa sul fronte turistico.

Sono molti i Paesi che hanno già sperimentato tale tipologia di documentazione per permettere ai propri cittadini di tornare a viaggiare in sicurezza. Come ad esempio la Cina, che poche settimane fa ha annunciato di aver messo a disposizione dei suoi cittadini – su richiesta – un vero e proprio passaporto sanitario contenente tutte le informazioni sulla loro salute (tra cui i tamponi per il Covid eseguiti, con i relativi risultati, e l’eventuale vaccinazione).

L’iniziativa del passaporto vaccinale è stata proposta già nei mesi scorsi, e pian piano stanno diventando sempre più le realtà che vi si adeguano, proprio con l’intento di dare nuova linfa vitale al settore del turismo, che ha vissuto un lungo periodo di crisi. L’Europa ha già dato il via libera all’adozione del certificato che attesti la vaccinazione per il Covid, considerato un ottimo metodo per evitare il continuo ripetersi di tamponi per poter viaggiare e per non doversi sottoporre all’obbligo di quarantena una volta arrivati a destinazione.