Il 2020 è l’anno dei treni turistici: ecco i più belli d’Italia

Una forma di turismo che permette di percorrere il nostro Paese in modo sostenibile e lungo le tratte storiche delle ferrovie

Il 2020 sarà l’Anno del treno turistico. “Dopo il 2016 Anno nazionale dei cammini, il 2017 Anno nazionale dei borghi, il 2018 Anno del cibo italiano e il 2019 Anno del turismo lento è ora di promuovere un’altra forma di turismo che permetta al viaggiatore di percorrere il nostro Paese in modo sostenibile e lungo le tratte storiche delle ferrovie, ammirando paesaggi magnifici e toccando località di struggente bellezza”, ha annunciato Dario Franceschini, Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Tanti, ormai, sono i treni storici su cui si può viaggiare oggi in Italia, da Nord a Sud del Belpaese. Con locomotive a vapore o elettriche degli Anni ’30, a bordo di carrozze Centoporte, vagoni di legno o con elegantissimi velluti, sono stati rimessi a nuovo dalla Fondazione FS che, insieme a qualche altra piccola associazione locale, organizza splendidi itinerari.

I treni vintage si muovono lentamente tra colline, lungo laghi, prati fioriti (o innevati), siti archeologici e borghi antichi.

Tra i più famosi c’è la Transiberiana d’Italia, la ferrovia più panoramica d’Italia. È così chiamata perché si snoda tra alcuni dei paesaggi naturali più belli dell’Abruzzo, con scorci che, durante la stagione invernale, si tingono di bianco ricordando i tipici paesaggi della Siberia.

Il Sannio Express che parte da Napoli e arriva a San Giuliano del Sannio, un piccolo Comune del molisano, porta i viaggiatori alla scoperta di una bellissimo territorio di confine tra Molise, Abruzzo e Campania.

Parte da Domodossola e giunge a Locarno, in Svizzera, la Ferrovia delle Centovalli che attraversa il meraviglioso paesaggio delle Centovalli e della Valle Vigezzo, una zona caratterizzata da paesini e da una natura incontaminata fatta di fitti boschi e magnifici prati (GUARDA LE FOTO).

Attraversa la Toscana più iconica il Treno della Val d’Orcia, che percorre l’antica ferrovia Asciano-Monte Antico, una volta chiusa al traffico per assenza di viaggiatori, ma riaperta negli utlimi anni dando vita a un bell’itinerario turistico. Costeggia le Crete Senesi e la vallata del fiume Orcia, ai piedi del Monte Amiata, dove è nato il Parco artistico e culturale della Val’ d’Orcia. È una zona molto amata non solo dai turisti italiani, ma soprattutto dagli stranieri che visitano il nostro Paese. E sino proprio i turisti stranieri ad apprezzare particolarmente i nostri itinerari storici ferroviari.

In Italia esistono ancora 800 chilometri di tratte ferroviarie in disuso e abbandonate che attraversano parchi nazionali, aree protette e territori ricchi di storia e di cultura.

Nel corso del 2020, quindi, si continuerà a investire, ha promesso il ministro Franceschini, per potenziare, promuovere e valorizzare ancor più questa forma di turismo, per rispondere alla crescita da lui definita “impetuosa” dei flussi turistici, anche stranieri. L’idea è quella di promuovere sempre più un turismo sostenibile, che consenta di rispettare la fragilità del nostro patrimonio facendolo scoprire anche agli stessi italiani prima che agli stranieri.