Viaggiare in Gran Bretagna: le nuove regole in vigore

Dallo scorso 1° novembre, il Regno Unito ha aperto le frontiere a tutti i Paesi, ma con misure tutte sue

Dallo scorso 1° novembre, il Regno Unito ha aperto le frontiere a tutti i Paesi del mondo. Tuttavia, restano in vigore alcune restrizioni per chi desidera viaggiare in Uk, alcune delle quali stanno mettendo in crisi i turisti.

Stiamo parlando non soltanto dell’obbligo di vaccino, ma anche del “Day 2 Test”, un tampone obbligatorio da fare il secondo giorno di arrivo sul territorio britannico da prenotare prima della partenza e prima di compilare il modulo online Passenger Locator Form. Tutti i documenti devono essere stampati e scaricati sul proprio smartphone. Senza parlare, poi, dell’obbligo di esibire passaporto.

Ecco, quindi, cosa bisogna sapere per viaggiare nel Regno Unito.

Viaggiare con il vaccino

Prima di entrare in Gran Bretagna, è necessario essersi sottoposti al ciclo vaccinale da almeno 14 giorni (il giorno dell’ultimo vaccino non è incluso). I vaccini riconosciuti dal governo britannico sono i seguenti:

  • Oxford/AstraZeneca
  • Pfizer BioNTech
  • Moderna
  • Janssen (ammesso anche se dose unica)

È indispensabile poter provare di aver ricevuto il vaccino mostrando il documento necessario (il nostro Green Pass) o l’EU Digital COVID Certificate che si ottiene nei re seguenti casi:

  • Avere ricevuto il vaccino anti COVID-19
  • Avere ricevuto il risultato di un test negativo
  • Essere guariti dal COVID-19

Il documento da presentare deve indicare:

  • nome e cognome del vaccinato
  • data di nascita
  • marca di vaccino e produttore
  • date dei vaccini per ogni dose ricevuta
  • Paese della vaccinazione e/o certificato

Viaggiare senza vaccino

Chi non ha ricevuto le dosi di vaccino necessarie dovrà seguire altre misure prima di recarsi nel Regno Unito:

  • sottoporsi a un test COVID-19 tre giorni prima di mettersi in viaggio
  • prenotare e pagare un “Day 2 Test” (vedi sotto) PCR per il COVID-19 da effettuare dopo l’arrivo nel Paese
  • completare il modulo Plf entro 48 ore prima dell’arrivo nel Regno Unito

Una volta arrivati nel Paese, è obbligatorio sottoporsi a una quarantena di 10 giorni, effettuare il “Day 2 Test” entro due giorni dall’arrivo e un altro test COVID-19 l’ottavo giorno o subito dopo. A questo link le informazioni su dove prenotare il “Day 2 Test” e i prezzi.

La quarantena può essere ridotta a cinque giorni con un “Test to Release” ovvero sottoponendosi a un test COVID-19 dopo un isolamento di cinque giorni. I due test già prenotati prima della partenza devono comunque essere fatti. Se il test risulta negativo, la quarantena termina immediatamente. In caso di positività, invece, è obbligatorio sottoporsi a 10 giorni di quarantena a partire dalla data del test. Per chi non rispetta la quarantena la multa può ammontare fino a 10.000 sterline (circa 12.000 euro).

Tampone obbligatorio “Day 2 Test”

È la misura che sta mettendo più in crisi che si sta mettendo in viaggio verso il Regno Unito. Dal 31 ottobre 2021, i visitatori vaccinati che arrivano in Gran Bretagna sono obbligati a fare un test antigenico o un test PCR chiamato “Day 2 Test” entro il secondo giorno dall’arrivo (eccetto i minori di 4 anni).

Prima di viaggiare verso il Regno Unito è necessario quindi:

  • Prenotare e pagare un test COVID-19 Day 2 – da fare dopo l’arrivo nel regno Unito
  • Compilare il Passenger Locator Form (Plf) a questo link 48 ore prima l’arrivo nel Regno Unito (obbligatorio anche solo se si transita sul territorio)

I test costano all’incirca 22 sterline pari a 26 euro. Alcune compagnie aeree o agenzie di viaggio offrono test scontati. Si consiglia di verificare la possibilità di uno sconto prima di prenotare.

Il governo britannico ha pubblicato una lista di operatori presso i quali prenotare il test prima della partenza a seconda della zona del Regno Unito in cui ci si deve recare, indicando numeri di telefono ed e-mail per contattarli direttamente. È obbligatorio prenotare il test prima della partenza in quanto il numero di prenotazione del test COVID-19 va inserito nel Passenger Locator Form.

Anche se si resta nel Regno Unito per meno di due giorni, è comunque obbligatorio prenotare e pagare il “Day 2 Test”.

Obbligo di passaporto

Dopo la Brexit, tutti i visitatori provenienti da un Paese dell’Unione europea che si recano nel Regno Unito per un viaggio di piacere, di visita a familiari o ad amici, per un viaggio di lavoro o per studio sono tenuti a esibire il passaporto. I cittadini europei che risulteranno essere sprovvisti di un valido passaporto, potranno essere respinti alla frontiera.

Un cittadino italiano o europeo può rimanere nel Paese come turista per un massimo di sei mesi, durante i quali, per ora, non si avrà ancora bisogno del visto. Tuttavia, il governo britannico punta a introdurre un’autorizzazione di viaggio digitale, simile a quello già in vigore negli Stati Uniti (Esta) e in Canada, entro il 2025.

Chi può entrare solo con la carta d’identità

Fino al 31 dicembre 2025, possono continuare a utilizzare la carta d’identità valida per l’espatrio:

  • coloro che hanno il permesso di soggiorno permanente (Settled Status) oppure quello temporaneo (Pre-Settled Status);
  • chi ha fatto domanda per il Pre-Settled o Settled Status ed è ancora in attesa del certificato;
  • chi ha un permesso di soggiorno familiare (Eu Settlement Scheme Family Permit) che permette di andare e venire, studiare e lavorare nel Regno Unito entro i 6 mesi di validità del permesso;
  • chi ha un permesso lavorativo di frontiera;
  • chi è in possesso dell’S2 Healthcare Visitor, ossia un permesso per ricevere cure sanitarie specialistiche, o chi accompagna una persona che rientra nella categoria “S2 arrangement”.