I viaggi virtuali sono il nuovo trend per combattere l’overtourism

La nuova tendenza per viaggiare senza conseguenze sulle destinazioni più in voga

Se è vero che il viaggio, inteso nella sua essenza, è prima di tutto un’esperienza, è altrettanto vero che quello virtuale può sostituire in parte quello reale. La tendenza dei viaggi virtuali è sempre più diffusa tra chi ha voglia di lasciare i confini della propria casa in ogni momento.

Oggi poi questa tendenza è supportata anche dalle Istituzioni che vogliono combattere l’overtourism e tutte le conseguenze che il turismo di massa sta provocando, soprattutto nei confronti di alcune destinazioni specifiche.

Il mercato dei viaggi virtuali è sempre più fiorente e si stima una crescita importante da qui al 2024. Già in passato la medesima tecnologia è stata utilizzata da hotel e compagnie aeree per mostrare ad esempio i servizi offerti.

Non ci è voluto poi molto affinché questa tecnologia si espandesse in tutto il settore del turismo e così i viaggiatori si sono ritrovati a scalare l’Everest o visitare Alcatraz comodamente seduti sul loro divano.

Questa esperienza immersiva sembra poter diventare la nuova frontiera dei viaggi fornendo agli occhi delle persone tutto quello che cercano e che si aspettano dalla destinazione scelta.

Oltre a consentire di sposarsi senza restrizioni e limitazione alcune, il viaggio virtuale sembra essere la soluzione per combattere l’overtourism. Sappiamo bene che alcuni posti nel mondo sono letteralmente invasi dai turisti al punto tale che i governi hanno scelto di chiudere interi siti.

Basta pensare a Venezia, dove la situazione, a causa dei livelli insostenibili del turismo, è piuttosto critica. È propio per le città come laguna italiana che è stato pensato che un tour virtuale potrebbe essere la soluzione giusta.

Certo, non si potrebbe respirare l’aria della città prescelta, né toccare con mano le sue opere d’arte, né tantomeno soddisfare il gusto con le proposte gastronomiche locali. Ma ci sarebbe sicuramente una buona percentuale di viaggiatori disposti a rinunciare a tutto questo in cambio di un viaggio che possa portarli ovunque e in qualsiasi momento.

La tecnologia in questo contesto si candida come strumento per ridefinire la nostra idea di viaggio: ritrovarsi in un luogo pur non essendoci realmente. E sebbene l’anima di un posto non può essere trasmessa attraverso pixel in alta definizione è altrettanto vero che il nostro compito è quello di creare tour sempre più sostenibili e responsabili.
Quello che è certo è che nell’epoca del digitale nuove frontiere si aprono, a noi il compito di accoglierle.