Vacanze di Pasqua: via libera ai viaggi all’estero, ma è polemica

La decisione di consentire i viaggi solo oltre i confini nazionali nei giorni di Pasqua fa infuriare gli operatori del turismo italiano, che chiedono un provvedimento ad hoc

A Pasqua si potrà andare all’estero per turismo ma non si potrà viaggiare tra regioni in Italia. Benché, dunque, gli spostamenti nel territorio nazionale restino limitati dalle restrizioni, è possibile viaggiare oltre i confini italiani per trascorrere le vacanze pasquali verso destinazioni europee non interdette ai visitatori.

Ciò vuol dire che si potrà raggiungere l’aeroporto anche se si trova in una regione arancione o rossa (o una nave in partenza per una crociera), come confermato da una nota del Ministero dell’Interno pubblicata in risposta ad ASTOI, l’associazione dei tour operator italiani, che aveva chiesto al governo chiarimenti al riguardo.

La notizia è stata, però, accolta dagli albergatori come una vera e propria ‘beffa’. “Gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia”, ha commentato Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi.

L’associazione di categoria ha chiesto al governo di adottare con urgenza un provvedimento ad hoc per applicare anche ai viaggi in Italia la stessa logica attuata in altri Paesi, ossia consentire gli spostamenti alle persone munite di certificazione che attesti la vaccinazione o, in alternativa, del risultato negativo di un test molecolare o antigenico, con tampone effettuato non oltre le 48 ore precedenti il viaggio, o del risultato di un test sierologico che dimostri di essere guariti dal Covid.

La richiesta di Federalberghi vale anche per la possibilità di frequentare terme, impianti di risalita, riunioni, congressi e manifestazioni fieristiche nel nostro Paese. Tuttavia, il drammatico mutamento dell’indice di rischio attribuito alle Regioni ha ribadito la necessità di prorogare le limitazioni sul territorio nazionale.

Sulla questione è intervenuto anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: “Quello che noi abbiamo chiesto è rimanere a casa e non spostarsi, chi va all’estero e rientra deve fare un tampone all’andata e al ritorno, rientra nelle regole della mobilità europea – ha sottolineato in un’intervista al Tg2 Post – Ma non stiamo assolutamente consigliando ai cittadini di andare all’estero, anzi sconsigliamo di spostarsi perché siamo in una fase difficile”.

Intanto, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza che stabilisce nuovi vincoli per limitare i contagi tra chi intende recarsi all’estero.