Un terzo dei ritardi aerei in Europa è colpa della Francia

I controllori di volo francesi causano ogni anno un terzo dei ritardi negli aeroporti

Chi ha volato negli ultimi mesi, molto probabilmente si è imbattuto in un ritardo aereo se non addirittura nella cancellazione del proprio volo.

La colpa, almeno per un terzo delle rischedulazioni dei decolli, è della Francia. E non è solo quest’anno. Secondo un rapporto pubblicato proprio dal governo francese e pubblicato dal Guardian, i controllori di volo francesi (ATC) causano ogni anno un terzo dei ritardi, il che corrisponde a una perdita di circa 300 milioni di euro alle compagnie aeree.

Gli scioperi e le interruzioni del lavoro dovute ad apparecchiature obsolete sono stati indicati come la causa primaria del caos nei cieli d’Europa. L’autore del rapporto, il Senatore Vincent Capo-Canellas, ha dichiarato che “Il nostro Paese è responsabile del 33% dei ritardi dovuti al traffico aereo”.

E questo proprio quando il traffico stava aumentando. In Europa i voli sono stati 3,1 milioni lo scorso anno, il 4% in più rispetto all’anno precedente, e 8,6% in più del 2015.

“Siamo molto indietro rispetto ai nostri vicini, i nostri strumenti sono antiquati”, ha spiegato Capo-Canellas.

Ryanair è arrivata persino a minacciare di dividere lo spazio aereo se non saranno presi provvedimenti contro i controllori di volo francesi.

Nel rapporto del governo d’Oltralpe risulta che tra il 2004 e il 2016 questi avrebbero scioperato 254 giorni, molti di più rispetto ai controllori di volo di qualunque altro Paese europeo. Al secondo posto ci sono stati i greci, con 46 giorni, seguiti dagli italiani con 37 giorni e dai tedeschi con 4 giorni.

Per mesi, i 4.000 controllori di volo francesi hanno indetto una serie di scioperi per protestare contro il taglio del personale e contro la mancanza di equipaggiamenti tecnologici di ultima generazione, lamentando gli scarsi investimenti.

“Ogni giornata di sciopero in Francia ha un impatto più grande sul traffico aereo europeo rispetto allo sciopero indetto in un altro Paese d’Europa”, si legge nel rapporto. “Tutto fa supporre che nei prossimi anni la situazione non possa che peggiorare, pertanto bisogna trovare subito una soluzione. La buona notizia”, ha concluso Capo-Canellas “è che la sicurezza ha ancora la priorità assoluta”.

Air France ha scioperato quasi ogni mese nel 2018. L’ultimo, previsto per quattro giorni di seguito (23-26 giugno 2018), è stato revocato.