Il turismo in Sardegna riparte dagli hotel galleggianti

Un'idea incredibile per il turismo estivo in Sardegna che cambierà il nostro modo di vivere le vacanze

Dopo aver annunciato che, dal giorno 8 marzo, è possibile entrare in Sardegna solo con vaccino effettuato o tampone negativo al Covid-19 e che per il periodo di Pasqua sarà impossibile raggiungere le seconde case per coloro che vengono da fuori regione, la meravigliosa isola italiana ha lanciato un’incredibile novità, ma questa volta relativa al turismo estivo: gli hotel galleggianti.

Nel porticciolo di Su Siccu a Cagliari, stando a quanto riporta l’ANSA, stanno sorgendo delle belle e colorate house boat, delle innovative sistemazioni per i turisti che regaleranno tantissime interessanti e nuove esperienze. Basti pensare che si trovano in acqua, e contemporaneamente a cinque-dieci minuti a piedi dal centro storico della città.

Una sorta di albergo nautico diffuso che potrebbe raddoppiare o addirittura triplicare ospiti e redditi. Infatti, attualmente le barche impegnate in questo tipo di ospitalità sono circa 300, ma l’obiettivo, come riporta il presidente di Confindustria Nord Sardegna Giovanni Conoci sempre all’ANSA, è quello di arrivare a una quota di 1.000. Una quantità tale di imbarcazioni che garantirebbe un giro d’affari di 150 milioni di euro all’anno. Sono queste, del resto, le cifre emerse durante gli ultimi giorni nel corso delle audizioni in commissione Attività produttive del Consiglio regionale sulla proposta di legge per il riconoscimento dell’albergo nautico diffuso. E, chiaramente, sempre con il giusto obiettivo di favorire lo sviluppo di un turismo autonomo, capace di attrarre flussi aggiuntivi rispetto a quelli della ricettività tradizionale.

Un nuovo modello turistico che prende spunto dalla Croazia, dove in acqua già galleggiano circa 6.000 imbarcazioni destinate al turismo esperienziale, con circa 50 mila persone che ogni settimana vivono il loro insolito viaggio primaverile o estivo, il tutto mentre si è cullati dalla corrente del mare.

Infatti, quella delle case galleggianti è un’idea che sta prendendo piede anche in alcuni Paesi europei. Proprio per questo diventa necessario definire bene le competenze che investono, inevitabilmente, anche la materia urbanistica.

È importante, perciò, instituire un intervento normativo poiché il gap infrastrutturale potrebbe rappresenta un limite, oltre al fatto che occorre dargli valenza e assicurare servizi adeguati ai turisti che decidono di trascorrere le vacanze in barca. Senza dimenticare, chiaramente, che è importante tenere conto della tutela del mare e dell’ambiente in generale.