Trenitalia, l’Alta Velocità costerà di più

Da gennaio 2017 sarà ancora possibile avere un abbonamento ai treni dell'Alta Velocità ma avranno un prezzo più alto

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Redazione

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Trenitalia vuole mantenere gli abbonamenti sulle tratte ad Alta Velocità a discapito delle tariffe che saranno più elevate. Barbara Morgante, amministratore delegato di Trenitalia, ha espresso l’intenzione di voler continuare ad avere gli abbonamenti, sebbene sia probabile che gli stessi siano maggiorati nel prezzo e differenziati nell’offerta.

La Morgante ha portato le sue motivazioni in un’audizione alla commissione Lavori pubblici e comunicazioni del Senato. In un primo tempo l’azienda di trasporti ferroviari si era mostrata propensa ad abolire gli abbonamenti, mentre dallo scontro con i pendolari veloci si è passati alla soluzione alternativa, quella di conservare la formula dell’abbonamento a fronte di un costo maggiorato.

In realtà Trenialia con l’abolizione dell’abbonamento si sarebbe adeguata alle nuove regole imposte dalla delibera dell’Autorità dei trasporti che ha stabilito diritti e doveri degli abbonati dell’Alta Velocità. Da gennaio, nonostante la volontà dichiarata, non è sicuro che l’azienda riesca a rispondere all’ammodernamento richiesto dalla nuova normativa.

Ha spiegato l’Ad: “Ci sono delle implicazioni in termini di investimenti sui sistemi informativi di diverse centinaia di migliaia di euro e che richiedono tempo. Quindi laddove non fossimo pronti per il primo gennaio a vendere gli abbonamenti con le regole dell’Art dovremmo aspettare, piuttosto che subire penali”. Laddove i costi aumentano, ad aggiungersi anche l’aumento dei pedaggi sulla rete, l’azienda deve ribaltare le spese inevitabilmente sui prezzi o sulle tariffe.

Il problema degli abbonati riguarda essenzialmente la questione della prenotazione obbligatoria: spesso sui treni i viaggiatori non trovano posti liberi perché risultano prenotati dagli abbonati, anche se in realtà non sono stati utilizzati. L’offerta sarà diversificata: una fascia più economica dal lunedì al venerdì e un’altra più cara dal lunedì alla domenica.