Traghetti fermi. E in Italia i delfini si spingono fino alle rive dei porti

Questi splendidi delfini si riappropriano del mare e fanno capolino nel porto di Cagliari

Le città oggi sono silenziose più che mai, le persone si fanno da parte e si chiudono nelle loro case mentre la natura torna a riappropriarsi di quelli che erano i suoi spazi. Lo dimostrano i delfini arrivati inaspettatamente al porto di Cagliari.

L’assenza delle voci in strada e del traffico cittadino ci consente di ascoltare il canto degli uccelli anche durante quelle che prima consideravamo le ore di punta. Il mare non è mai stato così bello, limpido e libero da smog, non stupisce quindi che l’assenza del traffico marittimo renda in qualche modo più liberi e sereni gli animali marini.

Se non fosse stato così del resto questi splendidi delfini non si sarebbero mai avvisati alla banchina del porto di Cagliari. E invece gli animali, rassicurati dall’assenza di barche in movimento e uomini hanno deciso di avvicinarsi come non mai alla città.

Così, in un momento di crisi nazionale cupo e teso per tutti, ci pensa la natura a regalarci un sorriso. Lei che sembra si stia riprendendo i suoi spazi mentre l’uomo si ritira nelle proprie abitazioni.

Del resto lo ha dimostrato anche Venezia come gli effetti della quarantena forzata sui cittadini abbia fatto risplendere la natura come mai prima d’ora. Per la prima volta infatti le acque dei canali della Serenissima, solitamente torbide, sono apparse più cristalline e trasparenti che mai.

Un piccolo miracolo come quello dei delfini che hanno fatto capolino nel porto di Cagliari. Momenti questi, forse unici, di positività in un periodo di profonda crisi sanitaria e umana.

E così quello che ricorderemo come uno dei momenti più duri della nostra esistenza potrebbe diventare un modo per riflettere su come ridare spazio alla natura. Per troppo tempo infatti l’uomo ha continuato a costruire, viaggiare, operare e vivere senza tener conto dell’impatto ambientale.

Questo periodo di quarantena forzata potrebbe quindi trasformarsi in un momento di consapevolezza e presa di coscienza per cambiare realmente le cose quando tutto finirà. Ma intanto possiamo goderci questo spettacolo che la natura ci sta regalando, un modo forse per dirci che andrà tutto bene, anche secondo lei.