Tokyo chiude il suo leggendario mercato del pesce

A breve i mercanti saranno costretti al trasferimento. Non mancano però i dubbi, soprattutto per questioni di salute

Addio a Tsukiji, lo storico mercato del mesce di Tokyo. Il Comune ha infine avuto la meglio, con il trasferimento forzato che avverrà a breve.

La Tokyo che costantemente cambia volto, evolvendosi, corre il rischio di lasciarsi alle spalle elementi cruciali della propria storia moderna. Così 83 anni vengono spazzati via, per restare fissi unicamente nella memoria di chi c’era, di chi ha vissuto determinate esperienze in Giappone.

Mercato pesce Tokyo
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Si parla dello Tsukiji, lo storico mercato del pesce di Tokyo, giunto al suo ultimo capitolo, dopo essere stato per anni e anni una tappa obbligatoria per i turisti di tutto il mondo. Alcuni di questi, pochi fortunati, sono anche riusciti a farsi ammettere alla celebre asta del tonno, entrando nella lista dei soli 120 ammessi. Una danza splendida, nel cuore della notte, scandita dalle urla dei battitori.

La struttura è considerata ormai superata, e per sostituirla sono stati spesi ben 5 miliardi di dollari. Tutti saranno costretti a trasferirsi, lasciando il cuore di Ginza, per passare a Toyosu, dove in precedenza sorgeva una centrale del gas. Non incredibile la distanza, ma ciò che sconvolge è la facilità con la quale un pezzo di storia e di cuore verrà lasciato morire, in nome dell’innovazione e del profitto. Più dell’80% dei lavoratori si è infatti detto contrario al trasloco, senza però avere reale voce in capitolo.

Dalla questione affettiva ai dubbi sul nuovo luogo selezionato. In molti temono infatti di veder contaminati i propri prodotti, ipotizzando la saturazione del terreno da parte del gas della vecchia centrale. Il Comune ha però assicurato come la bonifica sia stata eseguita alla perfezione, ribadendo d’aver voluto la chiusura di Tsukiji perché ormai era divenuto impossibile garantire le condizioni minime d’igiene, oltre che di sicurezza.

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Nel 2016 però vennero analizzate alcune zolle del nuovo terreno, evidenziando la presenza di sostanze tossiche. La disputa dunque è tutt’altro che terminata, e molti temono che, in nome della modernità e del profitto, si sia passato sopra un pezzo di storia, rischiando di fare danni alla popolazione, ai turisti e agli affari.

Un trasferimento ormai annunciato da tempo. Se ne iniziò a parlare infatti già nel 2011. Ben 56 mercanti hanno però citato in giudizio la città di Tokyo, nel tentativo di posticipare ulteriormente l’addio. Qualora questa manovra non dovesse dare risultati, il prossimo 11 ottobre Toyosu aprirà ufficialmente i battenti. E il vecchio mercato? Fa male pensare come il Comune non abbia pensato a nient’altro che abbatterlo completamente, realizzando proprio lì un mero parcheggio, utile per le Olimpiadi del 2020.