Dal Ticino in secca emerge un antico porto medievale

È rimasto nascosto sotto le acque del fiume per molti secoli, ma a causa della siccità è riemerso. Ecco la sensazionale scoperta

porto-ticino-402È rimasto nascosto sotto le acque del fiume Ticino per molti secoli, ma a causa della siccità è riaffiorato quello che era un antico porto risalente al medioevo.
All’altezza di Turbigo, e per la precisione nella località di Molino, a una cinquantina di chilometri da Milano, sono riemersi 19 pali di legno che fanno pesare che proprio lì si trovasse l’antico porto natante di quello che un tempo era chiamato ‘il fiume azzurro’.

Il porto era collocato in una piccola ansa del fiume raggiungibile solo in barca. La scoperta è stata fatta da Christian Nespoli, scrive il Corriere della Sera, un imprenditore e barcaiolo per passione. Mentre navigava, l’uomo ha notato per la prima volta i pali e si è precipitato ad avvisare Giuseppe Leoni, storico locale e autore di diversi testi sul Ticino.

I pali hanno un diametro di circa venti centimetri e sono collocati a semicerchio”, ha spiegato Giuseppe Leoni al Corriere. “Il legno sembra essere quello del rovere del Ticino. Per scoprire l’epoca esatta dei pali occorrerebbe un esame al carbonio 14.

L’esame al carbonio 14 era stato fatto anche qualche anno fa quando fu scoperta l’esistenza di un ponte medievale, ribattezzato Ponte dei Torriani. “Anche allora il fiume era in secca” ha detto Leoni “e a Est del Ponte di Ferro emerse una fila di pali che attraversava tutto l’alveo. Grazie al finanziamento del Comune tagliammo una sezione da un palo e la inviammo negli Stati Uniti a un laboratorio che ci restituì una datazione fra il 1274 e il 1284. Questo ci permise di scoprire che quei resti appartenevano a un ponte fatto costruire dalla nobile famiglia milanese dei Torriani”.