Terni, la città che ospita il concertone di Capodanno

Nella città dell'amore il divertimento del Capodanno è assicurato. Cosa bisogna sapere

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

È Terni a ospitare il concertone di Capodanno “L’anno che verrà” che va in onda su Rai 1 subito dopo il messaggio (forse l’ultimo) di fine anno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. A condurre lo show con il quale gli italiani seguono il countdown di mezzanotte è Amadeus.

Se nelle piazze italiane è vietato fare concerti all’aperto per via della pandemia e del rischio contagio, fanno eccezione quelli trasmessi dalle Tv nazionali, come anche il concerto di Capodanno di Mediaset che si svolge in diretta dal Teatro Petruzzelli di Bari. Entrambi i programmi Tv vanno in onda in diretta a partire dalle 21.

Il concertone di Capodanno della Rai

Tanti gli ospiti al concerto della Rai di Terni, da Achille Lauro a Orietta Berti, da Loredana Bertè a Massimo Ranieri, da Raf a Cristiano Malgioglio, Umberto Tozzi, Nek, Donatella Rettore, Fausto Leali. Non sono escluse alcune sorprese, prima tra tutte la partecipazione di Fiorello. E anche qualche defezione, come quella annunciata da Gigi D’Alessio, colpito dal Covid poco prima del concerto.

Il concerto di Capodanno di Mediaset

A condurre la serata di Mediaset, “Capodanno in musica”, invece, Federica Panicucci, indiscussa regina del network e della notte di San Silvestro, insieme ad Al Bano e si esibiscono i Boomdabash, Alessandro Casillo, Cedraux, Andrea Damante, Roby Facchinetti, Riccardo Fogli, i Gemelli Diversi, Mamacita, Emma Muscat, Patty Pravo, Riki, Rocco Hunt, Room9, Federico Rossi, Sergio Sylvestre, Sottotono, Tecla e Alfa, The Kolors, Vegas Jones, Mario Venuti, Vhelade, Michele Zarrillo.

Il pubblico che partecipa fisicamente ai concerti di fine anno deve infatti essere in possesso del Green Pass e di un tampone con esito negativo oltre a indossare una mascherina Ffp2 (nel caso della Rai è richiesta nera, forse per questioni di immagine Tv).

La città dell’amore

La chiamano “città dell’amore” perché a Terni il Santo patrono è nientemeno che San Valentino. Ogni anno, durante il mese di febbraio, la città umbra rende omaggio a Santo degli innamorati con tantissimi eventi. Il più noto degli appuntamenti è probabilmente la “festa della promessa”, la domenica precedente il 14 febbraio, durante la quale centinaia di giovani in vista del matrimonio che si celebra nei mesi successivi vengono a Terni.

Nato a Terni nel 176 d.C, venerato come santo dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa e successivamente dalla Chiesa anglicana, San Valentino è il patrono degli innamorati di tutto il mondo.

Terni
Fonte: iStock | Ph. federico cardaio
Il Duomo di Terni

La “Manchester d’Italia”

Città ad elevato tasso di sviluppo industriale sin dal XIX secolo, Terni ricoprì un ruolo da protagonista nella seconda rivoluzione industriale, parallelamente alla nascita delle acciaierie nel 1884, ed essendo già sede, dal 1875, di una fabbrica d’armi, tuttora attiva, oltre che di impianti idroelettrici e di opifici specializzati nei settori tessile e chimico. Per questo motivo è soprannominata “La città d’acciaio” o la “Manchester italiana”.

Proprio per la sua importanza industriale, ha subìto pesanti bombardamenti nel corso della Seconda guerra mondiale da parte degli Alleati che, però, non le hanno impedito di rimanere uno dei fulcri dell’economia non solo a livello regionale ma anche nazionale. Oggi che Terni è una città completamente rinnovata e più a misura d’uomo non mancano esempi di archeologia industriale che vale la pena visitare. Ed è proprio in diretta dalla sede della Acciai Speciali Terni (Ast) che viene trasmesso lo show del concertone di Capodanno.