Taj Mahal: troppi turisti stranieri. Aumenta il prezzo del biglietto

I troppi turisti stanno danneggiando la struttura, e le autorità hanno deciso di aumentare il ticket per limitare l'accesso al sito

Il troppo turismo rischia di creare problemi al più celebre monumento indiano del mondo: il Taj Mahal. Le autorità sono quindi corse al riparo aumentando il costo del biglietto per visitarlo.

L’impopolare misura è stata varata per tutelare il mausoleo dal turismo d’assalto: nel 2016 i visitatori del Taj Mahal sono stati quasi 6,5 milioni. Un afflusso che il sito indiano rischia di non poter più sostenere.

Ecco quindi che le autorità hanno scelto di aumentare il biglietto d’ingresso: i cittadini indiani si troveranno quindi a pagare 250 rupie (circa 3 euro) invece che 50 (60 centesimi), fronteggiando un incremento di prezzo del 400%. Le cose non vanno meglio per i turisti stranieri, che pagheranno adesso tre euro in più per accedere al celebre monumento di Agra: il ticket passa infatti da 13 a 16 euro.

Il Taj Mahal è un mausoleo che fu fatto costruire nel 1632 dall’imperatore moghul Shah Jahan in memoria della moglie preferita Arjumand Banu Begum, meglio conosciuta come Mumtaz Mahal. È un patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco, ma i troppi turisti ne stanno danneggiando irreparabilmente i pavimenti di marmo, mura e fondamenta: “Vogliamo che la gente paghi di più per limitare l’accesso. Ciò ridurrà il numero dei visitatori al mausoleo di almeno il 15-20% e fornirà degli introiti per la sua conservazione” ha spiegato un portavoce dell’ente archeologico indiano all’agenzia Afp. Parole molto dure che riflettono la drammatica situazione a cui si sta andando incontro. E che il governo cerca, suo malgrado, di scongiurare.

Non è la prima volta che la sovrintendenza approva una misura drastica per tutelare il monumento, considerato una delle sette meraviglie del mondo. Negli scorsi mesi si era infatti creato un tetto di 40mila visitatori al giorno a fronte dei 70mila permessi in precedenza. Per evitare invece che l’inquinamento atmosferisco ingiallisca il marmo del mausoleo, è stato vietato a veicoli e automobili di circolare a meno di 500 metri dal complesso. Si era anche valutata la possibilità di restringere l’orario di visita a sole tre ore al giorno: il progetto è stato bocciato, e il Taj Mahal è ancora aperto tutti i giorni, dall’alba al tramonto. La situazione potrebbe migliorare già a partire dalla prossima primavera: ad aprile 2019 potranno esserci dei lavori di ristrutturazione alla facciata.