Quando negli anni 2000 il film di Danny Boyle, tratto dal romanzo L’ultima spiaggia di Alex Garlan, sbarcava al cinema, la spiaggia tanto agognata, e poi raggiunta, da Leonardo DiCaprio, entrava di diritto nella lista delle destinazioni da raggiungere al più presto. E da quella non è mai più uscita.
La spiaggia di Maya Bay che fa da sfondo alla storia di “The Beach” è un vero e proprio paradiso terrestre, una gemma quasi sconosciuta e negli anni ben protetta alla stregua di un tesoro prezioso che ha trovato la notorietà dopo le riprese della pellicola di Danny Boyle. E da quel momento, tutto è cambiato, perché di quelle acque cristalline in cui DiCaprio si è tuffato ce ne siamo innamorati tutti.
Situata sulle isole Phi Phi, nella costa orientale sud-orientale della Thailandia, la spiaggia è stata presa letteralmente d’assalto in maniera prepotente e troppo spesso incosciente da orde di turisti, al punto tale che nel giugno del 2018 le autorità hanno scelto di chiuderla per preservare il patrimonio naturalistico che gli appartiene.
Per anni, la spiaggia di Maya Bay, è stata in cima alla lista del turismo mondiale è diventata la protagonista di un degrado ambientale che ha messo al rischio la sopravvivenza della fauna corallina e della biodiversità. Fino al momento della chiusura, infatti, contava una media giornaliera di circa cinquemila visitatori. La chiusura era inevitabile.
Dopo aver attuato un programma di recupero dei coralli, il governo ha scelto di riaprire questo paradiso terrestre del mare delle Andamane. Il comunicato ufficiale del Dipartimento dei Parchi Nazionali della Thailandia conferma che l’apertura avverrà il 1 gennaio del 2022.
Il ritorno all’isola di “The Beach” sarà possibile, ma con criterio, responsabilità e sostenibilità. Le barche potranno fermarsi solo su un lato dell’isola e i turisti potranno restare sulla spiaggia soltanto 60 minuti e per un massimo di 300 turisti per volta. Anche gli orari saranno limitati, la visita potrà avvenire solo dalle 10 alle 16.
Il dipartimento sta anche lavorando per creare delle zone dedicate alla balneazione e alle attività sportive acquatiche. Insomma, limiti concreti che però non solo ci permettono di poter ammirare di nuovo questo gioiello naturale dopo 3 anni di chiusura, ma che soprattutto preservano il territorio e la sua meravigliosa autenticità. Perché in fondo è questo quello che conta.
Prima di prenotare il volo aereo per raggiungere questo paradiso terrestre, però, che dal 1° novembre ha riaperto le sue frontiere ai cittadini di oltre 60 Paesi, tra cui anche l’Italia. Tuttavia dobbiamo segnalarvi che la Thailandia non rientra tra le destinazioni raggiungibili dalla nostra penisola a scopo turistico perché fa parte dei Paesi dell’Elenco E. Questo rende il territorio raggiungibile esclusivamente per motivi giustificabili o di assoluta urgenza come lavoro, salute o studio.
Le regole, che trovate nel dettaglio in questo articolo, sono valide fino al 15 dicembre 2021. Vista la situazione in continuo mutamento, l’invito è quello di verificare le notizie in tempo reale connettendovi ai siti istituzionali dei Paesi di destinazione e a quello del Ministero degli Esteri. Non ci resta, quindi, che sperare che fino al 1 gennaio 2022, data di riapertura della spiaggia di Maya Bay, le cose cambino in meglio per noi.
