Alcune spiagge della Sardegna quest’estate hanno registrato un afflusso record. Ecco perché il Sindaco di Castiadas ha ipotizzato di limitarne l’ingresso a partire dall’estate 2018. Tra le spiagge che più probabilmente diventeranno a numero chiuso – o a pagamento – c’è lo Scoglio di Peppino a Costa Rei, tra i Comuni di Castiadas e Muravera, nel Sud della Sardegna.
Ogni estate questo splendido tratto di costa subisce l’assalto dei bagnanti e le dune che lo caratterizzano, che sono l’unica via d’accesso all’arenile, stanno letteralmente scomparendo. Inoltre, i ginepri secolari che la circondano sono diventati un deposito di immondizia e le radici sono esposte all’incessante calpestio di centinaia di persone ogni giorno. L’idea è, quindi, di creare una vera e propria “tessera del turista” che consenta di contenere gli ingressi giornalieri.
Le prossime potrebbero essere Tuerredda a Teulada e La Pelosa a Stintino, due delle spiagge più belle e più famose dell’isola. Proprio alla Pelosa nel mese di agosto si sono contate 5mila presenze al giorno; per ogni bagnante c’erano poco più di 2 metri quadrati di spazio, giusto giusto per stendere il telo mare e una borsa.
A fare da apripista è stata Cala Biriola, una piccola ma bellissima spiaggia sulla costa Est, invasa ogni estate da migliaia di turisti che creano problemi di sicurezza e ambientali. Così il Sindaco quest’anno ha deciso di limitare gli accessi a 300 bagnanti al giorno.
Ma c’è un altro problema che la Sardegna deve affrontare ogni estate: la vendita di sabbia su eBay. Sacchetto dopo sacchetto, pare che solo nel 2016 negli aeroporti sardi siano state sequestrate 5 tonnellate di sabbia che i turisti cercavano di portarsi a casa come souvenir.
Qualcuno, non contento, ha anche cercato di lucrare e di mettere all’asta la sabbia sarda. Il sito di e-commerce, nella versione tedesca, infatti, mette online la sabbia di diverse località turistiche dell’isola, dal Poetto di Cagliari a Cala Sinzias, dalla spiaggia di Maria Pia ad Alghero, ai granelli preziosi di Porto Pollo, in Gallura.
La sabbia del Poetto, di Cala Sinzias, di Sant’Elmo e di Alghero Maria Pia è stata venduta per 2,50 euro. Per 5,99 euro i granelli dello Scoglio di Peppino e con 9,99 euro ci si può portare a casa la sabbia pregiata di Porto Pollo. Naturalmente sono scattate le denunce.