Dal messaggio in un’anfora alla scoperta dei resti di Mardaman, nel Kurdistan

Nel Kurdistan iracheno, 92 tavolette rinvenute in un'anfora hanno permesso di riportare alla luce un'antica città perduta

Mardaman è un’antichissima città (fino ad oggi) perduta. Grazie ad un’anfora, gli scienziati hanno ora rinvenuto i suoi resti in Kurdistan. E la scoperta ha un che di sensazionale.

Il ritrovamento arriva, quasi inaspettato, a risolvere un mistero. E sta tutta in un “capsula del tempo” o, meglio, in un’anfora protetta da uno spesso strato d’argilla, che celava al suo interno 92 tavolette cuneiformi risalenti ell’epoca dei Sumeri. In realtà, la scoperta non è stata fatta in questi giorni: risale all’estate 2016, quando un gruppo di archeologi dell’Università di Tubinga (Germania), scavando nel villaggio di Bassetki, trovarono un vaso di terracotta, probabilmente ricoperto d’argilla proprio per essere tramandato ai posteri, queste antichissime tavolette.

Studiando i reperti ritrovati, gli scienzati si resero conto che – quel sito oggetto di studi e di scavi dal 2013 – poteva con ogni probabilità essere la città perduta di Mardaman, un’antichissima città della Mesopotamia citata in numerose fonti dell’epoca, che fino ad oggi nessuno sapeva dove si trovasse. Tale città era florida e popolata tra il 2200 e il 1200 avanti Cristo: si trattava di un regno, o di una capitale provinciale, conquistata e distrutta numerose volte.

Le tavole, descritte come piccole e parzialmente rovinate, sono state decifrate dal filologo Betina Faist, dell’Università di Heidelberg. È stato lui, a confermare che la città in cui i reperti sono stati rinvenuti è in realtà l’antica Mardaman che – ad un certo punto – fu anche il polo governativo di una sconosciuta provincia della regione, appartenente all’impero assiro. Il governatore, Assur-nasir, è descritto nelle tavolette, così come le sue attività.

A seguito della scoperta delle tavolette, gli scienziati capirono che – quello rinvenuto nel corso degli scavi – doveva essere l’antico palazzo di un governatore assiro. Il palazzo di una città molto importante, posta nel mezzo di Mesopotamia, Anatolia e Siria.

Per altro, non è la prima volta che nel Kurdistan Iracheno vengono rinvenute città perdute. Lo scorso anno, ad esempio, grazie all’impiego dei droni fu scoperto un antichissimo centro abitato nel nord del Paese, Qalatga Darband, mentre nel 2016, in un monastero siriano distrutto dall’ISIS, furono rinvenute le ossa di un martire cristiano.