Ripartono i treni Italia-Svizzera: trovata l’intesa dopo lo stop

La Svizzera ci ripensa, dopo l'improvviso stop delle scorse ore: ma i treni ripartiranno solo nel fine settimana

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Redazione

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I treni tra l’Italia e la Svizzera sono pronti a ripartire, dopo il breve stop che era stato annunciato solo poche ore fa. I due Paesi hanno raggiunto un’intesa per permettere ai convogli di tornare a compiere il loro consueto tragitto, a favore dei numerosi pendolari che altrimenti si sarebbero trovati in forte difficoltà.

Le Ferrovie Elvetiche hanno trovato un accordo con Trenitalia per ripristinare la tratta che collega l’Italia alla Svizzera, tuttavia i treni ripartiranno a pieno regime solamente nel weekend. Attualmente, infatti, sono stati soppressi i treni Tilo delle cinque linee principali in partenza nelle giornate di giovedì 10 e venerdì 11 dicembre, con parziale ripresa a partire da sabato 12 dicembre. I pendolari e i frontalieri che si troveranno a dover attraversare il confine in questi giorni potranno usufruire di treni regionali che cercheranno di ridurre i disagi quanto più possibile.

Coinvolte nel provvedimento delle Ferrovie Federali Svizzere sono la linea Re10, soppressa tra Chiasso e Milano Centrale, la S10 tra Chiasso e Como, la S30 tra San Nazzaro e Luino/Gallarate, la S50 tra Stabio e Malpensa e la S40 tra Chiasso e Como e tra Stabio e Varese. I treni in transito su queste tratte si fermeranno sul lato svizzero del confine, in ottemperanza alla decisione adottata dalle FFS – e che, almeno per il momento, dovrebbe valere unicamente sino a sabato, giorno in cui il traffico ferroviario ricomincerà a viaggiare come da precedenti orari.

Lo stop dei treni Tilo è arrivato a seguito dell’adozione del nuovo Dpcm emanato in Italia lo scorso 3 dicembre, il quale impone norme più restrittive per gli spostamenti in vista delle vacanze di Natale. In particolare, per quel che riguarda i collegamenti ferroviari, il provvedimento prevede l’obbligo di misurazione della temperatura dei passeggeri e il possesso, per tutti coloro che entrano in Italia da un Paese europeo, di un test negativo al Covid-19 effettuato non oltre le 48 ore precedenti – in assenza del quale viene imposta la quarantena.

Misure, queste, che si inaspriranno ancora di più nel periodo incluso tra il 21 dicembre e il 6 gennaio, dal momento che gli ingressi nel nostro Paese saranno consentiti – previo test negativo – solamente per motivi di urgenza, lavoro o salute. Le FFS avevano dunque deciso di bloccare il traffico ferroviario con l’Italia in attesa di ulteriori chiarimenti sulla corretta applicazione delle norme previste dal Dpcm.