Riparte il turismo, abbiamo la data: sarà l’1 giugno

Sono già parecchie le strutture e le mete turistiche che stanno lavorando alla Fase 2 e che si sono prefissati come obiettivo questa data

Quest’anno potremo andare in vacanza e, se sì, quando potremo farlo? Sono le domande che, in previsione dell’estate, ci stiamo facendo un po’ tutti da qualche tempo. Ebbene, abbiamo la risposta: potremo andare in vacanza a partire dall’1 giugno. Almeno in Italia.

Come lo sappiamo? Perché sono già parecchie le mete turistiche e le strutture che stanno lavorando alla Fase 2 e che si sono prefissate come obiettivo questa data (salvo eventuali comunicazioni da parte del governo).

Prima fra tutte è la Riviera Romagnola ad aver annunciato di voler aprire spiagge, hotel e ristoranti l’1 giugno. Già da tempo le località turistiche romagnole, che di turismo vivono, stanno studiando le migliori soluzioni per garantire una vacanza sicura ai loro ospiti. Spazio qui non manca, specie sul lunghissimo litorale: si tratterà di ridurre il numero di lettini e i tavoli dei ristoranti per mantenere il distanziamento sociale. E le discoteche? I romagnoli troveranno sicuramente una soluzione anche per risolvere il problema dell’affollamento sulle piste e nei locali all’aperto. Nel gestire i turisti sono dei veri geni.

Anche i Comuni di quelle destinazioni considerate turistiche, naturalmente con la collaborazione delle strutture private, stanno lavorando duramente affinché, entro il Primo giugno, sia tutto pronto per accogliere il ritorno dei primi turisti. A Bardolino, una deliziosa località sul Lago di Garda divenuta celebre per il suo ottimo vino, per esempio, hanno lanciato un countdown in previsione di quella fatidica data: fino all’1 giugno a scandire il tempo che manca alla riapertura del paese e delle sue attività economiche e turistiche sarà un progetto di illuminazione cromatica. Il palazzo comunale, per quattro settimane, sarà colorato ogni sette giorni con una illuminazione diversa. Si partirà con il rosso, “il colore della forza e del sole” ha spiegato l’architetto Leonardo Balzano, curatore del progetto “due delle peculiarità di Bardolino date dai suoi cittadini che hanno sempre dimostrato una grande energia e dalla particolare posizione geografica che lo rende sempre assolato”.

Ma il rosso è anche il colore della Croce Rossa, che anche in questa cittadina ha svolto un lavoro importante e la cui giornata mondiale ricorre l’8 maggio,  ha ricordato Nica Currò, assessore alla cultura di Bardolino. Per illuminare la sede comunale saranno utilizzati dei particolari proiettori cromatici, che renderanno il palazzo ben visibileanche dalla sponda opposta del Lago di Garda. Poi il palazzo sarà giallo, blu e arancio.

Come Bardolino, tanti altri sono i Comuni d’Italia che stanno mettendo in moto la macchina turistica in modo da avere tutto pronto entro l’arrivo dei primi ospiti dell’estate 2020.

Anche gli hotel stanno organizzando i loro spazi interni in modo da garantire ai loro ospiti, d’ora in avanti, il distanziamento sociale e tutte quelle regole previste dal protocollo “Accoglienza Sicura” che, nei giorni scorsi, Federalberghi, Confindustria Alberghi e Assohotel Confesercenti hanno stilato e che indica delle linee comuni da seguire.

Tra questi, la Tenuta di Artimino, nella campagna toscana in provincia di Prato, che comprende una parte di hotel e una di borgo diffuso. Qui, oltre a riorganizzare le stanze e a prevedere la sanificazione regolare degli ambienti, si stanno ripensando tutti gli spazi comuni, dal ristorante alla piscina alla spa e studiando, con la consulenza di un esperto di sicurezza, come organizzarne gli accessi che potrebbero essere divisi in turni oppure orari.

Nelle strutture alberghiere deve essere rivista anche l’organizzazione del personale “dietro le quinte”, dalla cucina al centro wellness fino agli uffici: ecco allora che il consulente studierà soluzioni anche per gli addetti al lavoro, al fine di garantire a tutti, ospiti e collaboratori, un soggiorno sicuro. Ma sono molti altri gli hotel e i resort che si stanno preparando alla riapertura dell’1 giugno.

Riapertura da sabato 30 maggio anche per il Bad Moos Dolomites Spa Resort di Sesto, in Val Pusteria, all’ombra delle Dolomiti patrimonio Unesco. Per venire incontro alle esigenze dettate dalla nuova situazione, oltre a disinfezione e pulizia accurata di camere e ambienti comuni effettuate con prodotti professionali e certificati dall’effetto antibatterico e antivirale, distanze di sicurezza e personale medico a disposizione degli ospiti è prevista la cancellazione gratuita fino a tre giorni prima dell’arrivo in hotel.

Sono previsti distributori con disinfettanti per le mani in vari punti dell’hotel, mentre mascherine e guanti vengono forniti gratuitamente agli ospiti. Le aree comuni sono organizzate in modo tale da mantenere una distanza di almeno 2 metri. Per quanto riguarda la spa, l’acqua della piscina viene pulita con filtri a sabbia e cloro prodotto in casa con sale e acqua potabile. L’acqua è trattata con UVC e ozono per garantire l’eliminazione del 99,9% dei germi. Prodotti disinfettanti per le superfici, panni per la pulizia e disinfettanti per le mani sono a disposizione degli ospiti nelle aree relax e nella sala fitness.

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Fonte: 123rf
Il Lago di Garda @123rf