Restrizioni di viaggio in Europa: le regole Paese per Paese

Una guida completa relativa alle restrizioni di viaggio in Europa, Paese per Paese

(Articolo in continuo aggiornamento. Verifica sempre la data più recente indicata)

Viviamo in un periodo storico in cui viaggiare non è affatto semplice. A causa delle diverse varianti del Covid-19 e della situazione epidemiologica, infatti, le regole di viaggio, anche all’interno del Vecchio Continente, sono diventate ancor più rigide. Per questo motivo abbiamo deciso di fare chiarezza. Lo abbiamo già fatto quando vi abbiamo illustrato le regole che devono seguire gli italiani una volta che rientrano dall’estero. Oggi, invece, vogliamo descrivervi le diverse restrizioni di viaggio in Europa, Paese per Paese.

Albania

Non è al momento consentito accedere al Paese per motivi turistici. È compito delle compagnie di trasporto adottare le misure necessarie per consentire la prenotazione solo a quelle categorie di soggetti esentate dal divieto di spostamento dall’Albania all’Italia. Chi dovesse recarsi in Albania dall’Italia, per motivi consentiti dalla normativa, è tenuto a effettuare l’isolamento fiduciario.

Andorra

L’Andorra è attualmente considerato uno Stato ad alto rischio e sono sconsigliati tutti i viaggi, ad eccezione di quelli essenziali. Anche in questo caso ci sono una serie di norme da rispettare al fine di poter accedere: i turisti devono fornire un test diagnostico (PCR o TMA) eseguito al massimo 48 ore prima della partenza. Inoltre, poiché l’ingresso nel Paese è consentito solo dietro transito attraverso la Francia o la Spagna, è importante consultare i requisiti richiesti per entrare in questi due Stati.

Austria

L’Austria, come vi avevamo annunciato, ha introdotto una registrazione obbligatoria. Inoltre, è necessario sottoporsi ad autoisolamento fiduciario di 10 giorni, che può essere interrotto solamente per lasciare il Paese o in seguito ad un test molecolare o antigenico negativo (da effettuarsi non prima del quinto giorno di quarantena). È anche fatto obbligo, nei casi in cui è previsto l’isolamento, di presentare un test negativo al momento dell’ingresso nel Paese, effettuato tra le 72 ore precedenti e le 24 ore successive all’arrivo sul territorio austriaco. Tuttavia, in generale, i viaggi per svago e turismo in Austria sono fortemente sconsigliati anche a seguito di una netta riduzione dei collegamenti aerei e ferroviari.

Bielorussia

In risposta all’emergenza sanitaria le Autorità bielorusse hanno introdotto per i passeggeri in arrivo dall’Italia l’obbligo di isolamento fiduciario per 10 giorni, senza possibilità di lasciare il Paese prima del termine della quarantena. Inoltre, a partire dal 21 dicembre si deve anche produrre un test PCR di negatività al Covid-19 rilasciato non più di 72 ore prima della data di arrivo. Il test in questione deve essere redatto in lingua inglese, russa o bielorussa.

Belgio

A partire dal 27 gennaio, e al momento fino al 18 aprile, è in vigore il divieto di effettuare viaggi “non essenziali” da/verso il Belgio. Inoltre, chiunque entri in Belgio dall’estero è tenuto, 48 ore prima dell’arrivo, a riempire un modulo on line. Tutti i viaggiatori che abbiano soggiornato per più di 48 ore in una zona identificata come “rossa chiara o scura” (tra cui l’Italia) dalle Autorità belghe sono tenuti a porsi in quarantena, con test obbligatorio il primo ed il settimo giorno. Per i non residenti resta anche l’obbligo, in vigore dal 25 dicembre, di presentare il risultato negativo di un test molecolare PCR effettuato nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Belgio, redatto in francese, neerlandese, tedesco o inglese e certificato da un medico.

Bosnia ed Erzegovina

È giusto informare che la situazione relativa al Covid-19 in Bosnia ed Erzegovina è davvero delicata. Ad ogni modo, a partire dal 12 settembre 2020, l’ingresso è condizionato alla presentazione alle Autorità di frontiera dei risultati di un test PCR non più vecchio di 48 ore, che attesti la negatività del viaggiatore.

Bulgaria

I turisti che arrivano in Bulgaria dall’Italia devono presentare il risultato negativo di un test PCR effettuato al massimo 72 ore prima di entrare nel Paese. Non ci sono restrizioni ai viaggi tra le diverse città.

Cipro

Le regole per l’ingresso a Cipro cambiano in base al colore cui appartiene un determinato Paese (la cartina è consultabile qui). L’Italia si trova al momento in fascia rossa, per cui i cittadini da essa provenienti possono entrare a Cipro solo dietro presentazione di un tampone PCR negativo effettuato non più di 72 ore prima della partenza. Inoltre, il test deve essere ripetuto all’arrivo nel Paese, con obbligo di autoisolamento in attesa dell’esito dell’esame. Tutti i viaggiatori in ingresso a Cipro devono sottoscrivere una dichiarazione giurata attestante il Paese di provenienza e altre informazioni personali da compilare online.

Croazia

Con misure in vigore sino al 31 marzo 2021, le Autorità croate hanno disposto le seguenti limitazioni relative all’ingresso: chi arriva dall’Italia può entrare presentando l’esito negativo al tampone effettuato tramite il metodo PCR nelle ultime 48 ore, oppure con un tampone all’arrivo in Croazia e sottoponendosi all’autoisolamento prima di ricevere l’esito negativo. Nel caso in cui non sia possibile effettuare il tampone, il periodo previsto di autoisolamento è di 10 giorni. Le regole cambiano in base alla fascia di colore in cui si trova un determinato Paese. La cartina è consultabile in questo sito.

Danimarca

Sono scoraggiati i viaggi in Danimarca da tutti i Paesi del mondo senza distinzione. Viene però garantito l’accesso al Paese solamente in presenza di un comprovato valido motivo. Inoltre, a partire dalle 17.00 di sabato 9 gennaio fino al 5 aprile 2021 incluso, tutti i viaggiatori che si recheranno in aereo nel Paese dovranno anche presentare la prova di un test Covid-19 negativo (PCR o antigenico) effettuato non oltre le 24 ore precedenti il primo imbarco del viaggio con destinazione finale in Danimarca. In caso di mancata presentazione di suddetta documentazione, sono previste sanzioni pecuniarie e/o reclusione fino a due anni. A partire invece dal 7 febbraio, oltre al già citato obbligo, è necessario effettuare un ulteriore test rapido subito dopo l’ingresso e sottoporsi ad un periodo di autoisolamento di 10 giorni. Tale quarantena può essere ridotta con un tampone negativo effettuato almeno 4 giorni dopo l’arrivo nel Paese.

Estonia

Attualmente l’Italia presenta un tasso di infezione tale per cui si applica l’obbligo di isolamento di 10 giorni o, in alternativa, una procedura di doppio test che, tuttavia, non può essere effettuato prima del sesto giorno successivo al test fatto prima di di intraprendere il viaggio. La classificazione delle aree a rischio Covid è consultabile in questo sito.

Federazione Russa

Resta in vigore a tempo indeterminato il divieto di ingresso degli stranieri nel territorio della Federazione Russa, salvo che per coloro i quali rientrino nelle categorie di eccezioni previste dal Governo – tra cui i residenti, i familiari dei cittadini russi e i lavoratori altamente specializzati. Non è invece vietato il transito, previa presentazione di un tampone negativo effettuato non più di 72 ore prima della partenza.

Finlandia

Dall’Italia sono consentiti ingressi solo per lavoro, per “motivi essenziali” e per il ritorno dei residenti in Finlandia, con obbligo di autoisolamento fiduciario di 14 giorni, che potrà essere abbreviato in caso di doppio test negativo (tampone o test antigenico rapido) a distanza di almeno 72 ore.

Francia

A partire da domenica 31 gennaio sono fortemente sconsigliati gli ingressi dai Paesi Ue, Italia compresa. In ogni caso, le autorità francesi richiedono l’esibizione di un risultato negativo di un test PCR, effettuato nelle 72 ore precedenti l’arrivo in Francia. L’obbligo riguarda i viaggiatori, maggiori di 11 anni.

Germania

Sono stati introdotti controlli sanitari obbligatori per tutti coloro che abbiano soggiornato nei 10 giorni precedenti l’ingresso in Germania in una delle aree considerate “a rischio”, tra cui l’Italia. La lista delle aree “a rischio” può essere consultata qui . Inoltre, è necessario segnalare il proprio ingresso registrandosi online e rispettare (fatti salvi i casi di esenzione) un periodo di quarantena di 10 giorni. Tale periodo di isolamento potrà essere interrotto in caso di risultato negativo a un tampone, che potrà tuttavia essere effettuato soltanto a partire dal quinto giorno dopo l’ingresso nel Paese. Infine, a partire dal 14 gennaio è anche in vigore un obbligo generale di tampone all’ingresso effettuato nelle 48 ore precedenti (con esito scritto in inglese, tedesco o francese) oppure sottoporsi al tampone entro 48 ore dal momento dell’arrivo. Tale obbligo non sostituisce quello della quarantena, ma è aggiuntivo. L’obbligo di tampone non vale per i bambini di età inferiore ai 6 anni.

Grecia

Tutti i viaggiatori provenienti dall’estero sono tenuti a presentare un test molecolare negativo per il Covid-19 (in inglese) effettuato nelle 72 ore precedenti all’arrivo in Grecia. È inoltre indispensabile la compilazione – al più tardi il giorno prima dell’arrivo in Grecia – di un modulo online su questo sito. Chi farà ingresso nel Paese ellenico fino al 22 marzo (ma il provvedimento è passibile di proroga) dovrà rispettare un periodo di autoisolamento fiduciario di sette giorni e in aggiunta, è previsto a campione un test rapido effettuato all’arrivo in aeroporto.

Irlanda

A partire da sabato 16 gennaio 2021, tutti i passeggeri in arrivo in Irlanda devono possedere un risultato negativo/”non rilevato” di un test PCR Covid-19 effettuato non più di 72 ore prima dell’arrivo nel Paese. Chi non avrà con sé tale certificato commetterà un reato e potrà essere perseguito penalmente. Inoltre, i passeggeri in arrivo dai Paesi classificati come rossi e grigi (come definito dal sistema semaforico dell’UE) devono continuare a limitare i loro movimenti per 14 giorni. L’obbligo di quarantena, tuttavia, può essere revocato al ricevimento del risultato negativo “non rilevato” di un secondo test PCR effettuato non meno di 5 giorni dopo l’arrivo. Per l’ingresso in Irlanda è infine obbligatorio registrarsi presso questo sito.

Islanda

A partire dal 19 febbraio e fino al 30 aprile 2021, tutti i viaggiatori devono presentare una certificazione di test molecolare PCR negativo effettuato nelle 72 ore precedenti l’ingresso nel Paese. Mentre a partire dal 19 agosto 2020 tutti i passeggeri in arrivo in Islanda da zone considerate a rischio, indipendentemente dalla durata del soggiorno o dallo scopo della visita, devono sottoporti ad una procedura di doppio screening che comprende due tamponi e una quarantena di 5-6 giorni nell’intervallo tra i due campioni. Sono esenti da quarantena i viaggiatori in arrivo in grado di produrre certificazione medica (test PCR o presenza di anticorpi) che hanno precedentemente contratto Covid-19 e completato il loro periodo di quarantena, così come coloro in possesso di un valido certificato internazionale di vaccinazione. I minori nati nel e dopo il 2005 sono esenti dal test e dalla quarantena. Infine, prima della partenza per l’Islanda, i viaggiatori dovranno compilare un’autocertificazione disponibile a questo link.

Kosovo

Chi proviene da Paesi considerati ad alto rischio (tra cui l’Italia) deve presentare un certificato di negatività al Covid-19, rilasciato non più di 72 ore prima dell’ingresso nel Paese, in assenza del quale è previsto un periodo di autoisolamento di 7 giorni.

Lettonia

Dal 15 gennaio 2021 l’ingresso in Lettonia è consentito solo con obbligo di presentazione, all’imbarco o alla frontiera terrestre o marittima, di un tampone molecolare negativo effettuato non prima delle 72 ore precedenti l’ingresso nel Paese. Sono esentati dall’effettuazione del test Covid-19 i bambini di età inferiore a 11 anni e le persone già vaccinate contro il Covid-19. Inoltre, è obbligatorio per tutti i viaggiatori che entrano o escono dalla Lettonia (per via aerea, in nave, treno, auto) compilare un questionario elettronico tramite apposito sito web. Secondo l’ultimo aggiornamento, l’Italia è considerata Paese a rischio e per tale motivo i viaggiatori ivi provenienti dovranno sottoporsi a isolamento fiduciario per 10 giorni.

Lietchenstein

Il Lietchenstein segue le regole di viaggio della Svizzera. I turisti devono autoisolarsi per 10 giorni, periodo che può essere ridotto a 7 giorni in caso di risultato negativo del test rapido dell’antigene o PCR.

Lituania

A partire dal 25 gennaio, tutti i viaggiatori provenienti dai Paesi maggiormente colpiti dal Covid-19 (Italia compresa) devono avere il certificato (con traduzione in lituano, inglese o russo) di un tampone molecolare (PCR) con esito negativo, effettuato entro e non oltre 48 ore prima dell’ingresso in Lituania. È obbligatorio anche l’autoisolamento di 10 giorni con la possibilità di abbreviare i tempi effettuando un test a proprie spese il 7° giorno di isolamento e ottenendo l’esito negativo. In ogni caso, nei primi 14 giorni di permanenza bisogna ridurre al minimo i contatti interpersonali.

Lussemburgo

Dal 29 gennaio 2021, chiunque (inclusi i residenti) faccia ingresso in Lussemburgo per via aerea deve esibire l’attestazione relativa al test molecolare (PCR) o antigenico con esito negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti all’arrivo. Il tampone non è invece obbligatorio per chi arriva in auto o in treno.

Malta

I turisti provenienti dagli aeroporti di Sicilia e Sardegna, inclusi nella “lista verde” (consultabile qui) possono entrare a Malta senza alcun obbligo, ad eccezione di un’autocertificazione che comprovi i loro movimenti negli ultimi 30 giorni. Chi arriva da tutti gli altri scali italiani, inclusi invece nella “lista ambra”, deve invece presentare un test PCR negativo effettuato entro le 72 ore precedenti l’arrivo. Inoltre all’aeroporto di Malta vengono eseguiti tamponi casuali sui passeggeri in transito.

Moldavia

Tutti i viaggiatori in ingresso sul territorio moldavo devono osservare un periodo di autoisolamento di 14 giorni, ad eccezione di coloro che presentano un test PCR negativo effettuato nelle 72 ore precedenti l’arrivo e di chi abbia ricevuto la vaccinazione e sia in possesso della relativa documentazione in lingua inglese, rumena, francese o russa.

Monaco

A seguito del peggiorare della situazione sanitaria nel Principato di Monaco, tutti i viaggiatori in arrivo sul suo territorio devono produrre un test PCR negativo eseguito non oltre le 72 ore precedenti o sottoporsi a tampone in loco, rimanendo in quarantena nell’attesa del risultato. Inoltre, è bene consultare le disposizioni per l’accesso in Francia, dal momento che l’ingresso a Monaco richiede il transito in tale Paese.

Montenegro

Dal 13 marzo 2021, l’ingresso in Montenegro per i turisti provenienti dall’Italia è sottoposto ad obbligo di presentare un test PCR negativo non più vecchio di 48 ore oppure un test IgG positivo risalente a non più di 30 giorni al momento dell’arrivo. Sono esenti da tampone coloro che possono produrre un certificato attestante l’avvenuta somministrazione della seconda dose di vaccino almeno 7 giorni prima dell’ingresso. L’obbligo non riguarda i minori di 5 anni.

Norvegia

A partire dalle ore 00.01 del 29 gennaio 2021 e fino a data da destinarsi è vietato l’ingresso in Norvegia a tutti i cittadini stranieri, ad eccezione di coloro che possono presentare comprovate motivazioni.

Paesi Bassi

A partire da sabato 23 gennaio 2021 alle ore 00.01, tutti i passeggeri che viaggiano nei Paesi Bassi dai Paesi considerati rischiosi devono essere in grado di produrre un risultato negativo di un test rapido Covid-19 eseguito poco prima della partenza. Questo stesso test non deve essere stato eseguito più di quattro ore prima dell’imbarco sull’aereo o sulla nave. Un requisito che si aggiunge all’esistente risultato negativo obbligatorio di un test PCR eseguito non più di 72 ore prima dell’arrivo nei Paesi Bassi. Inoltre, i viaggiatori devono effettuare 10 giorni di isolamento all’arrivo. Dopo cinque giorni possono sottoporsi a un test PCR e se il risultato è negativo, possono terminare la quarantena. La lista dei Paesi considerati ad alto rischio è consultabile presso questo sito.

Polonia

Dal 28 dicembre 2020 sono previste nuove misure restrittive, incluso l’obbligo di quarantena di 10 giorni per coloro che arrivano in Polonia con trasporto pubblico (o con trasporto privato se si attraversa il confine dalla Repubblica Ceca o dalla Slovacchia). Le persone munite di test Covid negativo effettuato non oltre 48 ore prima dell’ingresso nel Paese sono esentate dalla quarantena.

Portogallo

Dal 31 gennaio è obbligatorio, per entrare in Portogallo, completare il seguente documento e dimostrare di aver effettuato un test RT-PCR con esito negativo entro le 72 ore dalla partenza. Sono esclusi dell’esecuzione dei test i bambini che non hanno compiuto i 24 mesi d’età. Vigono invece disposizioni diverse per i passeggeri che sono diretti a Madeira o alle Azzorre. Chi vola verso l’arcipelago di Madeira deve presentare un test negativo al Covid-19 effettuato entro 72 ore prima della partenza o può eseguirlo all’arrivo. Mentre i passeggeri che volano verso l’arcipelago delle Azzorre saranno soggetti a una delle seguenti opzioni:
1. Presentare la prova del test al Covid-19 fino a 72 ore prima della partenza del volo;
2. Eseguire il test all’arrivo e rimanere in isolamento preventivo fino a ottenere il risultato;
3. Ritorno alla destinazione di origine o viaggio verso qualsiasi destinazione al di fuori della Regione, adempiendo, fino al momento del volo, l’isolamento preventivo in un hotel indicato a tal fine. Se la durata del soggiorno è di 7 o più giorni, il sesto giorno successivo alla data del primo test di Covid-19 il passeggero deve contattare l’autorità sanitaria del comune in cui si trova, per effettuare un nuovo test.

Regno Unito

Ai viaggiatori in ingresso nel Regno Unito viene richiesto di compilare un formulario online prima dell’arrivo ai controlli di frontiera ed effettuare un isolamento cautelare di 5 o 10 giorni. Sarà di 5 giorni nel caso di volontà di sottoporsi a un test diagnostico al momento dell’arrivo nel Regno Unito o successivamente, attraverso la compilazione di un formulario retrodatato. Dovrà poi essere svolto un test presso il proprio domicilio o presso un centro medico privato dopo aver completato i 5 giorni di autoisolamento. In caso di quarantena di 10 giorni, è obbligatorio sottoporsi a due tamponi rispettivamente il 2° e l’8° giorno di isolamento. Inoltre, a partire dalle ore 04.00 del 18 gennaio chi si reca in Inghilterra da qualsiasi Paese è tenuto a esibire all’imbarco l’esito negativo di un test effettuato nei 3 giorni precedenti la partenza, sono ammessi i test PCR, mentre i test LAMP e antigenici sono accettati solo se rientrano negli standard riportati a questo link. Il certificato deve essere in inglese, francese o spagnolo.

Repubblica Ceca

A partire dal 5 febbraio 2021 è vietato l’ingresso agli stranieri in Repubblica Ceca, ad eccezione dei viaggi indispensabili.

Repubblica di Macedonia del Nord

Dal 26 giugno 2020 le frontiere sono aperte senza più restrizioni.

Repubblica di Serbia

Non ci sono limitazioni all’ingresso per chi proviene direttamente dall’Italia. Tuttavia, è necessario un test PCR negativo risalente a massimo 48 ore prima dell’ingresso.

Romania

Dal 4 gennaio 2021 chi intende fare ingresso in Romania dall’Italia deve sottoporsi a un periodo di isolamento di 14 giorni, riducibile a 10 se il viaggiatore non presenta sintomi e se l’ottavo giorno dall’ingresso si sottopone a un test il cui risultato è negativo. Dal 12 febbraio 2021, i turisti provenienti da zone a rischio devono inoltre presentare un test negativo per SARSCov-2-RT-PCR, effettuato al massimo 72 ore prima dell’arrivo in Romania.

Slovacchia

Dall’1 ottobre sussiste l’obbligo di mettersi in isolamento domiciliare per chi entra in Slovacchia da un Paese considerato “rosso” o se vi è stato nei 14 giorni precedenti ( I Paesi sono consultabili qui). L’isolamento domiciliare termina dopo un esito negativo del test RT-PCR, effettuato non prima del 5° giorno, oppure dopo il 10° giorno di quarantena.
L’obbligo di isolamento non sussiste invece per chi viene da un Paese “rosso” ed è già in possesso di un test RT-PCR negativo al coronavirus effettuato non oltre le 72 ore precedenti l’ingresso in Slovacchia.

Slovenia

L’Italia è considerato un Paese critico seconda la classificazione slovena. A partire dal 17 febbraio 2021, con il rafforzarsi delle misure di sicurezza, i turisti in ingresso sul territorio sloveno devono sottoporsi ad una quarantena di 14 giorni – non è più possibile esentarsi dall’autoisolamento con test negativo. Il periodo di isolamento può essere ridotto a seguito di un tampone negativo effettuato non prima dell’8° giorno dall’ingresso nel Paese.

Spagna

È consentito l’ingresso in Spagna da tutti i Paesi europei e appartenenti allo spazio Schengen, senza obbligo di quarantena. Basta presentare un certificato che attesti di essersi sottoposti a un tampone molecolare (PCR), risultato negativo, effettuato nelle 72 ore antecedenti l’ingresso nel Paese e compilare un “formulario di salute pubblica” o la app Spain Travel Health-SPTH. Sono esenti coloro che arrivano direttamente da Sicilia, Sardegna e Valle d’Aosta.

Svezia

A partire dal 6 febbraio e fino al 31 marzo 2021, i viaggiatori provenienti dall’Italia devono esibire un certificato di test negativo, effettuato entro le 48 ore antecedenti all’ingresso in Svezia.

Svizzera

A partire dall’8 febbraio 2021, l’ingresso per via aerea in Svizzera è soggetto ad obbligo di presentare un test PCR negativo effettuato entro le 72 ore precedenti. Inoltre, è in vigore l’obbligo di quarantena di 10 giorni per coloro che nei dieci giorni prima dell’ingresso in Svizzera abbiano soggiornato o transitato in uno Stato o in una regione considerata ad alto rischio di contagio. Per l’Italia, sono considerate ad alto rischio Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna.

Turchia

A partire dal 29 dicembre 2020 e fino al 1 marzo 2021, tutti i passeggeri di età pari o superiore ai 6 anni, dovranno presentare un test PCR negativo effettuato entro le 72 ore precedenti all’ingresso nel Paese. Coloro che non avessero il test all’arrivo al valico di frontiera turco, dovranno sottoporsi a quarantena presso il proprio domicilio/albergo in Turchia o, in mancanza di un domicilio, in strutture pubbliche, e sottoporsi a test dopo 7 giorni. È inoltre obbligatorio compilare il Travel Entry Form 72 ore prima della partenza.

Ucraina

Attualmente l’Italia è inserita nella “zona rossa”, il che implica che bisogna esibire un PCR test con esito negativo eseguito non oltre le 48 ore dall’arrivo nel Paese, oppure sottoporsi a PCR test in Ucraina. In caso contrario, è obbligatorio sottoporsi a isolamento fiduciario per un periodo di 14 giorni. Tuttavia, i visitatori provenienti da Paesi “rossi” che possono dimostrare di aver trascorso i 14 giorni precedenti all’arrivo in Ucraina in Paesi “verdi”, non saranno tenuti a seguire le procedure sopra descritte.

Ungheria

L’Ungheria mantiene la chiusura delle frontiere agli stranieri.

Vi ricordiamo, inoltre, che le norme sono in continuo aggiornamento e che sono ancora vietati gli spostamenti da/per Paesi extra UE ed extra Schengen, con alcune limitate eccezioni. Per questo motivo, prima di un’eventuale partenza, vi invitiamo a visionare il sito della Farnesina Viaggiare Sicuri.