Alieni in arrivo nel Mar Mediterraneo. Video

Il raddoppio del Canale di Suez in Egitto compromette l'ecosistema marino

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Redazione

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E’ quasi ultimata l’opera del raddoppio del Canale di Suez che avrà conseguenze disastrose sul Mare Nostrum. Gli egiziani dovrebbero concludere a breve la costruzione della nuova via di comunicazione, annunciata e subito messa in pratica dal governo egiziano. Un investimento chiave che rischia di mettere a repentaglio l’ecosistema dell’intero Mediterraneo, per l’afflusso di specie ittiche straniere. Già il canale originario aveva condotto nel nostro bacino pesci tropicali, complice anche il generale cambiamento climatico. Questa seconda via permetterebbe l’afflusso di una grande massa di fauna tipica del Mar Rosso e dell’Oceano Indiano.

L’Unione mondiale per la conservazione della natura lancia l’allarme inviando una missiva al commissario europeo all’ambiente, perché l’Unione europea faccia pressione sull’Egitto affinché adotti misure di controllo alle pesanti invasioni di specie aliene«Uno dei nuovi acquisti per l’Italia è il “Lagocephalus sceleratus”, pesce palla argenteo, che per di più è anche tossico e quindi pericoloso per la salute dei consumatori, altra specie infestante è la “Rhopilema nomadica”, una medusa con un diametro fino a 50 centimetri, che nel Mediterraneo orientale ha già provocato danni a pescatori e attività turistiche» racconta Piero Genovesi dell’Ispra, a capo del gruppo di studiosi di specie aliene invasive. Continua l’esperto: «Le specie attraversano il Canale di Suez, poi arrivano in Libano, Israele, Tunisia, Grecia, Turchia, Malta, Cipro, e prima o poi sono in Italia».

L’infiltrazione di pesci tropicali sta devastando l’ecosistema nel Mediterraneo orientale. Basta pensare alle dieci specie di gamberi, arrivati dal Canale di Suez, che minacciano le autoctone mazzancolle. Mentre il pesce coniglio, “Siganus luridus”, ha spine pungenti e velenose e si ciba di alcune alghe indispensabili sui nostri fondali. La proposta per evitare queste invasioni sarebbe la natura stessa a darcela: finché il Canale di Suez (GUARDA LA MAPPA) ha mantenuto alta la salinità delle sue acque, si è creata una barriera all’invasione di pesci tropicali. Basterebbe ripristinare queste difese naturali, spiegano gli esperti.