La Pelosa e le spiagge più belle della Sardegna a numero chiuso?

Per mantenere così belle le spiagge sarde dall’estate 2018 potrebbe cambiare tutto: accessi limitati, automobili off-limits e passerelle.

La scorsa estate alcune delle più rinomate spiagge della Sardegna sono state prese d’assalto dai turisti. Troppo, secondo i sardi. Per mantenerle così belle dall’estate 2018 potrebbe cambiare tutto: accessi limitati, automobili off-limits e passerelle a proteggere la rena bianca.

La prima sarà la spiaggia La Pelosa di Stintino. Per salvare la spiaggia dall’erosione causata dal passaggio dei bagnanti saranno costruite delle passerelle sospese, con terrazze panoramiche per ammirare lo splendido paesaggio del Golfo dell’Asinara, nell’estrema punta Nord-occidentale della Sardegna.

Via anche all’asfalto dalla strada che porta le automobili alla nota spiaggia. E, naturalmente, via anche le auto.
Al loro posto sorgeranno rastrelliere per le biciclette che saranno le benvenute in tutta la Sardegna; l’alternativa sarà andare a piedi. Ma non è finita: il Sindaco sta anche pensando di vietare gli asciugamani, colpevoli “di portarsi via quantità di sabbia enormi”. Sembra una follia, ma bisognerebbe calcolare quanta sabbia si disperde dopo il passaggio di 5mila persone al giorno, come è accaduto nell’estate 2017.

Riconosciuta universalmente come una delle più belle spiagge d’Europa, La Pelosa ha sabbia finissima, fondali limpidi e i colori turchese ​e azzurro del mare che si confondono col cielo. Il panorama così suggestivo è dato dalle torri che la incorniciano e dai faraglioni di Capo Falcone, dall’isola Piana e dall’Asinara che la proteggono dall’impeto del mare aperto. Negli Anni Settanta era famosa per le sue dune, ormai quasdi del tutto sparite.

Ma La Pelosa potrebbe non essere l’unica spiaggia ad accesso ridotto l’estate prossima. Tra le spiagge che più probabilmente diventeranno a numero chiuso – o addirittura a pagamento – c’è lo Scoglio di Peppino a Costa Rei, tra i Comuni di Castiadas e Muravera, e la spiaggia di Tuerredda a Teulada, nel Sud della Sardegna. L’idea è di creare una vera e propria “tessera del turista” che consenta di contenere gli ingressi giornalieri.

A fare da apripista era stata Cala Biriola, una piccola ma bellissima spiaggia sulla costa Est della Sardegna, invasa ogni estate da migliaia di turisti che creavano problemi di sicurezza e ambientali. Così, il Sindaco ha deciso di limitare gli accessi a 300 fortunati bagnanti al giorno.