Parte il treno a vapore sulla prima linea ad alta velocità d’Italia

È stata la prima ferrovia ad alta velocità d’Italia e, oggi, un treno storico ne ripercorre la tratta

Quella da Cassino a Ceprano-Falvaterra, in provincia di Frosinone, è stata la prima ferrovia ad alta velocità d’Italia. Era il 1863 e correva tra quelli che allora erano lo Stato Pontificio e il Regno dei Borboni.

Oggi, la stessa tratta, viene ripercorsa a fini turistici a bordo di un treno con carrozze degli Anni ’30 e ’40 trainato da una locomotiva a vapore, per un emozionante viaggio indietro nel tempo, con un originale percorso di visita.

Un’avventura per famiglie, curiosi e appassionati, ma anche per coloro che desiderano avvicinarsi alla conoscenza di un territorio poco conosciuto, ma ricco di incredibili tesori culturali.

Lo speciale convoglio parte domenica 19 maggio dalla stazione di Cassino alle 9.15 e percorre la linea della prima ferrovia ad alta velocità italiana con destinazione Ceprano-Falvaterra, la stazione di confine tra borbonici e papalini.

Un evento unico, che prevede anche un ricco programma di eventi. Si inizia con una rievocazione storica della Gendarmeria Pontificia e il benvenuto di una banda musicale. Segue la visita guidata alla Cappella ferroviaria di Pio IX, curata dal Comitato per il recupero e la valorizzazione della storica struttura a pianta ottagonale, che ha sede proprio nella stazione ferroviaria di Ceprano-Falvaterra.

Un bellissimo quanto originale itinerario da percorrere in giornata, che tocca luoghi affascinanti dal punto di vista storico e naturalistico della Ciociaria, come le Grotte di Falvaterra e Rio Obaco, un monumento naturale incastonato nella vegetazione del monte Lamia; il Museo archeologico dell’antica città di epoca Romana Fregellae a Ceprano; il Museo della Ferrovia della Valle del Liri di Arce, che ospita un enorme plastico ferroviario, e il Castello Succorte, il castello medievale attorno al quale è nato il borgo di Fontana Liriche è stato anche il set cinematografico del film “Per Grazia Ricevuta” con Nino Manfredi. Suggestivo, qui, è il passaggio sotto il ponte ferroviario delle sette luci.

L’evento è organizzato dall’Associazione Apassiferrati, una giovane associazione che opera nella Valle del Liri attraverso progetti legati alla storia della ferrovia Roccasecca-Arce-Avezzano, che unisce il territorio laziale con l’Abruzzo e il cui tracciato è stato progettato a fine ‘800 con una delle prime gallerie elicoidali costruite in Europa, in collaborazione con l’Associazione Culturale Cappella Ferroviaria Pio IX. La partecipazione (con prenotazione) costa 53 euro per gli adulti, mentre è gratuita per i bambini fino ai 12 anni.

A questo treno, che inaugurò la tratta, è stato dedicato un libro uscito di recente, “Il treno del Papa – l’ultimo viaggio del treno pontificio (Frosinone 1863)”, che narra della costruzione nel 1858 e del suo ultimo viaggio a Frosinone e nelle provincie di Campagna e Marittima, ma soprattutto dell’effetto sociale ed economico che ha avuto sul territorio dopo il viaggio di Papa Pio IX.

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