Nuovo Decreto: tutte le misure per le feste (e oltre)

È stato approvato all'unanimità dal Consiglio dei ministri il nuovo Decreto Festività, facciamo chiarezza per scoprire insieme cosa possiamo e non possiamo più fare

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Redazione

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È stato approvato all’unanimità dal Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi il Decreto Festività con nuove misure anti-Covid che coinvolgono le feste natalizie (e non solo). Scopriamo insieme cosa contengono i 10 articoli illustrati dal ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa in tema viaggi.

Capodanno, discoteche e feste: cosa possiamo fare

Niente eventi e feste di Capodanno in piazza. Ma non solo, fino al 31 gennaio 2022 il governo ha vietato le feste in piazza, nei locali pubblici e ha disposto la chiusura di tutte le discoteche. Come recita il decreto, “sono vietati gli eventi, le feste e i concerti, comunque denominati, che implichino assembramenti in spazi all’aperto“. In sostanza, vietato festeggiare il Capodanno nelle piazze, ma anche organizzare manifestazioni nelle strade per dare il benvenuto al nuovo anno.

Nello specifico, il provvedimento spiega che “saranno chiuse le sale da ballo, discoteche e locali assimilati, dove si svolgono eventi, concerti o feste comunque denominati, aperti al pubblico“. In poche parole, non è consentito organizzare festeggiamenti nemmeno nei locali al chiuso per compleanni e altre occasioni. Diversa la situazione per le abitazioni private. In questo caso, il governo non ha previsto alcuna restrizione, ma il ministro della Salute Roberto Speranza ha raccomandato “massima attenzione e massima prudenza, dell’utilizzo corretto delle mascherine, del distanziamento“.

Cosa cambia per bar e ristoranti

Novità anche per quanto concerne l’ingresso in bar e ristoranti. È stato esteso il Super Green Pass (quindi la certificazione ottenuta dopo la vaccinazione o la guarigione) a settori che fino a oggi ne erano esclusi.

Fino alla conclusione dello stato di emergenza, previsto al momento per il 31 marzo 2022, possono prendere il caffè o mangiare al bancone dei bar solo i vaccinati e i guariti: il Decreto prevede l’obbligo del Super Green Pass anche per i servizi di “ristorazione al banco“, mentre fino ad oggi bastava il Green Pass Base.

La stessa regola vale per consumare al tavolo, oppure per sedersi al ristorante. Tuttavia, non c’è invece alcuna limitazione per il numero delle persone che possono sedersi allo stesso tavolo. Obbligatorio indossare la mascherina quando ci si alza, il distanziamento sociale e la consultazione online dei menù che dovranno essere messi a disposizione dai ristoratori.

Nei locali dove non ci sono posti a sedere devono essere previsti ingressi contingentati. Inoltre, fino al 31 gennaio 2022 è vietato consumare cibi e bevande, al chiuso, in cinema, teatri, stadi e nei palazzetti in occasione degli eventi sportivi.

Obbligo di mascherina all’aperto

Obbligo di mascherina all’aperto anche zona bianca, una misura che porta a cadere una delle principali differenze tra la zona a basso rischio e le fasce di rischio più elevato. Ma non è finita qui, il Decreto prevede una stretta ulteriore in tutti i posti dove si trascorrono intervalli di tempo più lunghi al chiuso (e quindi più rischiosi dal punto di vista del contagio), luoghi in cui è obbligatorio indossare la mascherina Ffp2 (quindi non la chirurgica o la mascherina di stoffa). Vediamo in quali casi:

  • cinema e teatri;
  • stadi e impianti che ospitano eventi sportivi;
  • mezzi di trasporto a lungo raggio: aerei, navi e treni;
  • mezzi di trasporto pubblico: autobus, tram e metropolitane.

Per quanto riguarda le abitazioni private non ci sono obblighi di mascherina, ma il ministro della Salute Roberto Speranza raccomanda l’utilizzo della stessa soprattutto in presenza di anziani e persone con fragilità.

Green Pass: cosa cambia

Dal 1° febbraio il Super Green Pass (che vi ricordiamo è quello rilasciato soltanto ai guariti e vaccinati) avrà una validità di 6 mesi dall’ultima somministrazione della dose di vaccino. Il governo ha deciso di rinviare l’entrata in vigore di questa misura per consentire a chi non ha ancora prenotato il richiamo o la terza dose di mettersi in regola.

Il Super Green Pass è già obbligatorio per:

  • ristoranti e bar al chiuso;
  • cinema e teatri;
  • stadi.

Dal 10 gennaio, il Super Green Pass diventa obbligatorio anche per:

  • piscine, palestre e sport di squadra;
  • musei e mostre;
  • centri benessere al chiuso;
  • centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche);
  • parchi tematici e di divertimento;
  • centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia) al chiuso;
  • sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.

Negli altri luoghi rimane sufficiente il Green Pass base, quindi quello che ottenuto tramite tampone negativo.

Terza dose dopo 4 mesi

La terza dose di vaccino, detta anche booster, si può fare a partire da quattro mesi dopo la seconda somministrazione del siero e non più da cinque come accade adesso. La regola entra in vigore dall’1 febbraio e con un sistema di prenotazione analogo a quello utilizzato quando si è deciso di diminuire l’intervallo da 6 a 5 mesi.

Viaggi all’estero, le novità

Non ci sono tantissime novità per quanto riguarda i viaggi, se non che il Decreto prevede un’attività di screening per chi rientra dall’estero oltre alle regole già in vigore (che vi abbiamo spiegato qui).

Nel testo è specificato che “gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera e di assistenza sanitaria al personale navigante del ministero della Salute, effettuano, mediante le risorse disponibili a legislazione vigente, anche a campione, presso gli scali aeroportuali, marittimi e terrestri, test antigenici o molecolari dei viaggiatori che fanno ingresso nel territorio nazionale“.

In caso di positività del passeggero “si applica la misura dell’isolamento fiduciario per un periodo di dieci giorni”. Chi non ha disponibilità di alloggio dove trascorrere l’isolamento sarà trasferito nei “Covid Hotel“. Vi ricordiamo che, per chi rientra dagli Stati dell’Ue ed è vaccinato, è obbligatorio almeno il tampone antigenico. Chi non è vaccinato deve rimanere cinque giorni in quarantena. Dagli Stati dell’Elenco D la quarantena è di dieci giorni in caso di mancata vaccinazione.

In sostanza, quindi, niente feste in piazza e discoteche chiuse fino al 31 gennaio, niente più caffè al bancone per i non vaccinati, Super Green Pass per andare in un museo o in palestra, mascherine Ffp2 obbligatorie per bus e metropolitane, andare allo stadio o al cinema e tamponi a campione per chi entra in Italia anche dai valichi di frontiera

Misure rese necessarie poiché Omicron è salita al 28% dei casi, e la sua crescita è destinata a esplodere nelle prossime settimane .