Nuove scoperte archeologiche nelle terme di San Casciano dei Bagni

Dai fanghi caldi delle antiche terme sono riemerse le vestigia di un santuario Romano ancora intatto

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

La scorsa estate, una scoperta eccezionale nelle terme di San Casciano dei Bagni aveva lasciato il mondo dell’archeologia a bocca aperta. Nell’antico borgo termale della Toscana era stato rinvenuto un gigantesco santuario salvifico dedicato al dio Apollo, il cui valore ci aveva raccontato il direttore dello scavo, Emanuele Mariotti, archeologo professionista esperto di topografia e geofisica applicata all’archeologia, intervistato da SiViaggia.

Dal fango caldo delle terme, che ancora oggi, a distanza di secoli, sono aperte al pubblico, erano state trovate tracce dell’ingresso monumentale di un santuario Romano abbandonato: era un altare in travertino. L’iscrizione “sacro ad Apollo” non lasciava dubbi sulla divinità tutelare del santuario.

Ma le sorprese non sono finite. Con la ripresa degli scavi, lo scorso autunno, il team del Roman Baths Project ha visto riapparire nello scavo stratigrafico di un orto abbandonato, a pochi metri dalle polle pubbliche, le vestigia di un santuario Romano intatto, il cui carattere sacro era suggellato da altari dedicati agli dei: a Fortuna Primigenia, a Iside oltre che ad Apollo, e una statua in marmo raffigurante Igea, che i giovani archeologi (studenti di diverse università italiane e internazionali, da Siena, Pisa, Firenze, Roma La Sapienza, Sassari, Dublino e Cipro) hanno toccato prima ancora di veder emergere con chiarezza dal fango.

In soli due mesi di scavo, è emersa parte della sequenza di vita del luogo di culto. L’impianto monumentale del santuario è riconducibile all’età augustea. In quel periodo, il santuario assume la forma di un edificio con copertura a compluvio su un bacino centrale circolare, che poggia su quattro colonne tuscaniche, e con propileo di ingresso a Sud, delimitato da due colonne a base attica. A seguito di un drammatico incendio avvenuto probabilmente alla metà del I secolo d.C., tra l’età Flavia e l’età Traianea, l’edificio fu ricostruito e ampliato.

Verso la fine del II secolo d.C. tre altari in travertino, con dediche anche a Fortuna Primigenia e a Iside, sono deposti nel cuore del santuario, sul bordo della vasca della sorgente calda, che sgorga a 42°C. Un universo di divinità che, se associate ad Apollo, Esculapio e a Igea, che già conoscevamo dal Bagno Grande, forma un variopinto quadro del sacro di questo santuario. Un bagno effettivamente grande, poiché in un solo luogo accoglieva assieme così tante divinità.

“Quello di riportare alla luce le antiche terme di San Casciano dei Bagni è stato il più grande sogno delle Amministrazioni Comunali degli ultimi quindici anni”, ha commentato la Sindaca, Agnese Carletti. “Dopo anni di studi, indagini non invasive, redazione di carte archeologiche e paesaggistiche dell’area, nell’agosto 2020 l’emozionante rinvenimento dell’altare dedicato ad Apollo proprio l’ultimo giorno della campagna di scavo, nonostante fosse in corso la più grande emergenza sanitaria dell’ultimo secolo, ha aperto le porte di una nuova era per San Casciano e tutta l’area circostante. I rinvenimenti successivi, tra settembre e ottobre scorsi, non hanno fatto altro che dimostrare che quello che stiamo compiendo è qualcosa di unico e straordinario: stiamo realmente riportando ad un nuovo splendore un antico santuario all’interno delle terme romane, quelle che nei secoli hanno reso grande San Casciano dei Bagni e che ora ci offrono una nuova possibilità di crescita, culturale prima di tutto, ma non solo”.

Le grandi scoperte di San Casciano dei Bagni sono state raccolte nel volume “Il Santuario Ritrovato. Nuovi Scavi e Ricerche al Bagno Grande di San Casciano dei Bagni”, pubblicato da “sillabe” (272 pp.), a cura di Emanuele Mariotti e di Jacopo Tabolli. Il volume, in italiano e con capitoli in inglese, raccoglie gli studi di più di 30 autori sui risultati dello scavo al Bagno Grande, in attesa dell’inaugurazione del nuovo percorso espositivo del Museo delle Stanze Cassianensi, che si svolgerà il prossimo 24 aprile.

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Fonte: Ufficio stampa
La scoperta nella terme di San Casciano dei Bagni