Nuova incredibile scoperta in Israele, ecco cos’hanno trovato gli archeologi

Gli archeologi hanno trovato l'antico villaggio di pescatori dell'apostolo Pietro in Terra Santa

Dopo decenni di scavi, un’équipe di archeologi israeliani avrebbe identificato i resti della località di Bethsaida-Julias, il villaggio di pescatori dove nacquero gli apostoli Pietro, Andrea e Filippo. Una scoperta che segna una svolta epocale nello studio del primo Cristianesimo e del Nuovo Testamento.

Il villaggio si troverebbe nei pressi del fiume Giordano, non lontano da Capernaum. In una località oggi chiamata al-Araj, gli studiosi hanno riportato alla luce uno strato di terreno con reperti di epoca romana che potrebbero essere collegati a Julias, la località che prende il nome dalla figlia del primo imperatore romano Augusto.

Secondo quanto riportato dal Messaggero, lo storico Giuseppe Flavio è convinto che il villaggio di Bathsaida-Julias fosse situato proprio nel punto dove il Giordano entra nel Lago di Tiberiade.

La nuova scoperta di reperti datati tra il I e il III secolo si trovava a due metri di profondità sotto uno strato di epoca bizantina che invece era stato già analizzato in precedenza. Gli archeologi hanno trovato anche una moneta d’argento dell’epoca dell’imperatore Nerone e i resti di una vasca romana ‘atipica’ nei villaggi della zona.
L’impresa è stata portata avanti dalla squadra di archeologi guidata da Mordechai Aviam dell’istituto Kinneret di archeologia della Galilea.

La località di Betsaida prese il nome di Julias sotto Erode Filippo, figlio di Erode il Grande, ma nei secoli la sua esatta ubicazione era andata perduta. Gli studiosi ritengono ora di essere finalmente riusciti a individuare il punto esatto. Fra i reperti rinvenuti spiccano altresì parti di un mosaico e alcuni elementi attinenti a un bagno pubblico romano che fanno pensare a una cultura di tipo urbano. Potrebbero essere questi i primi reperti di Betsaida-Julias.

Questi resti farebbero quindi identificare il sito con la città di Pietro in quanto lo strato che ha conservato le strutture antiche si trova a 212 metri sotto il livello del mare. In passato i ricercatori pensavano che all’epoca di Gesù il Mar di Galilea fosse a 209 metri sotto il livello del mare e avevano cercato Betsaida più in alto.

“In quello che è oggi noto come il Parco del Giordano”, scrive il Messaggero, “furono trovati due edifici del I e del II secolo d.C. ma apparivano isolati e del villaggio di Betsaida non c’era altra traccia. Secondo i dottor Aviam, è invece possibile che il livello del Lago di Tiberiade fosse allora molto più basso”. Forse allora Betsaida era davvero a 212 metri sotto il livello del mare.