A Milano un’oasi naturalistica tra gli scali ferroviari

Rotaie verdi, una rete ecologica per i cittadini di Milano, dove passeggiare e andare in bicicletta

Da oltre dieci anni il Comune di Milano e le Ferrovie dello Stato parlano di riqualificare le aree ferroviarie dismesse presenti in città. Oggi prende vita il progetto green del Wwf chiamato Rotaie verdi, supportato da Fondazione Cariplo in partnership con Palazzo Marino, Cooperativa Eliante e Rete ferroviaria italiana.

Così Milano come altre metropoli avrà un’anima verde, il parco sarà sopraelevato sulla ferrovia in disuso, si tratterà di un percorso naturalistico che collegherà gli scali ferroviari di San Cristoforo, Porta Genova e Porta Romana.

In sostanza si verrà a creare una ciclovia lunga sei chilometri dove passeggiare e pedalare in mezzo al verde, salvaguardando quegli ecosistemi urbani che già in maniera spontanea si insediano nelle aree abbandonate. Una vera oasi naturalistica con aiuole, laghetti aree attrezzate a parco giochi per famiglie.

Sulla scia delle esperienze di successo già in atto a Parigi (Promenade plantée), Londra (Oasi urbane) e New York (The High Line) l’intenzione è quella di creare una struttura che si inserisca in città seguendo il verde cresciuto in maniera selvaggia tra i palazzi, fornendo un servizio e un “polmone verde” ai cittadini di Milano.

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Le varietà di specie vegetali presenti all’interno degli scali e lungo la cintura ferroviaria sud sono ben 368, pari all’81% del totale noto in tutta la città. Altrettanto ricca è la varietà di invertebrati (64 specie e sottospecie), in particolare di insetti; anche la presenza di anfibi, rettili, uccelli e mammiferi è variegata e comprende specie protette come il rospo smeraldino, alcuni rapaci e uccelli migratori.

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Nello studio di fattibilità si pensa di sfruttare la fascia dei vecchi binari per realizzare un corridoio ecologico lineare ipotizzando su parte delle aree la nascita di oasi naturalistiche dotate di una natura più “selvaggia” che si integrino e interagiscano con le aree destinate a verde pubblico.

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Il progetto fa parte del complesso di riqualificazione dei vecchi scali, ben sette aree degradate in città per un totale di un milione e 250mila metri quadrati che entro pochi anni potranno diventare quartieri all’avanguardia. L’amministrazione comunale vuole arrivare all’approvazione della delibera fra un anno.