A Messina arriva il jukebox letterario che ti fa ascoltare le poesie

Un vecchio jukebox degli anni Ottanta, da cui si diffondono poesie della tradizione siciliana: la splendida iniziativa di un professore

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Redazione

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È una bellissima iniziativa, quella che arriva da Messina: un professore di Storia dell’Arte ha “inventato” il jukebox letterario.

Ha un po’ il sapore del passato, quest’idea. Pensi al jukebox, e la mente corre agli anni Ottanta. A quando un po’ tutti i locali lo avevano, e bastava inserire una monetina per diffondere nell’aria le note della propria canzone del cuore. Si ballava, con il jukebox. Ci si scatenava, oppure ci si abbracciava. In ogni caso, la sua immagine è diventata una di quelle icone del passato che – a pensarci – regalano pensieri colmi di nostalgia.

Oggi, ecco che il fascino del jukebox un poco ritorna. E il merito è di Mauro Cappotto, docente di Storia dell’Arte al Liceo di Capo d’Orlando, in Sicilia, e Assessore alla Cultura del Comune di Ficarra. La sua idea è quella di portare la versione letteraria del celebre apparecchio in tutti i licei del messinese. E non solo. Ma come funziona, di preciso, il jukebox letterario? In sostanza, si tratta di un modello degli anni Ottanta che, opportunamente modificato, non trasmette canzoni ma poesie. Montale, Bufalino, Brancati, Piccolo, Reale, Cattafi e Consolo si susseguono coi loro testi colmi d’emozione, per diffondere tra i giovani tutta la bellezza – e la magia – che un testo poetico contiene.

Presentato durante la rassegna Naxoslegge di Fulvia Toscano e oggi ospitato nella Sala della Seta all’interno del Museo di Palazzo Milio a Ficarra (dove ai visitatori viene data in prestito una moneta da 500 lire, per poter ascoltare le poesie “recitate” dall’apparecchio), il jukebox sarà presto portato in diversi istituti scolastici della zona, affinché studenti e docenti possano arricchire la sua collezione, suggerendo nuovi brani con cui ampliare la “compilation”.

«Abbiamo scelto di inserire in prevalenza testi di poeti siciliani del Novecento come Lucio Piccolo o Bartolo Cataffi, ma non solo. Durante NaxosLegge abbiamo fatto ascoltare al pubblico Leopardi interpretato da Gassmann, ma in linea di massima le poesie che contiene sono lette da persone comuni», ha raccontato la direttrice del festival Fulvia Toscano. Spiegando così tutta la bellezza di un’iniziativa straordinaria.