I nostri mari sono sempre più caldi (e acidi)

Il primo rapporto annuale della Commisione europea sullo stato degli oceani

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Redazione

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Video tratto da: Greenpeace Italy

Ottanta scienziati da oltre 25 istituzioni europee hanno analizzato e compilato i dati derivanti da decenni di ricerca. Attraverso i loro sforzi, e grazie al Servizio di Monitoraggio Ambientale Marino Copernicus (CMEMS), è stata pubblicata la prima edizione del Rapporto sullo Stato degli Oceani (OSR), un documento unico al servizio di una grande causa che riguarda tutti noi: i nostri oceani.

Dallo studio sono emersi dati tutt’altro che rassicuranti. È stato, infatti, registrato l’innalzamento e il riscaldamento degli oceani e dei mari regionali, compresi quelli europei, e lo scioglimento dei ghiacci artici. Particolarmente preoccupante è il fenomeno dell’acidificazione degli oceani, causato dall’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera che altera la composizione chimica dell’acqua e potrebbe presto renderla invivibile per la maggior parte delle specie marine.

I ricercatori hanno inoltre notato l’intensificarsi dei fenomeni atmosferici, come El Niño del 2015, eccezionalmente violento. Riscaldamento globale non significa solo temperature più alte: se nel Mar Glaciale Artico la superficie di mare coperta da ghiaccio è drasticamente diminuita a causa del caldo inusuale, nel Nord Atlantico sono state registrate temperature sotto la media.

Nel 2014, la Commissione europea ha affidato a Mercator Ocean, un centro francese con sede a Tolosa per l’analisi e le previsioni oceaniche globali, l’implementazione di un corposo servizio operativo per il monitoraggio dello stato degli oceani in tutto il mondo, il CMEMS, Servizio Marino Copernicus.

In questo contesto, Mercator Ocean ha lanciato e coordinato una valutazione completa dello stato e della salute degli oceani nel mondo, inclusi i mari regionali europei. Questa ambiziosa collaborazione è culminata in una grande compilazione di dati ora accessibili a tutti.