Luoghi da brivido: i templi e i monasteri più inaccessibili del mondo

Dalla Cina alla Spagna, dalla Grecia al Buthan, dal Myanmar alla Turchia

Ci sono edifici costruiti in luoghi impossibili. Templi e monasteri di ogni religione isolati, arroccati su altissimi picchi irraggiungibili che fanno venire i brividi. Arrivare in cima è un’impresa, ma una volta raggiunta la sommità, anche chi non è credente, potrà godere di una vista mozzafiato.

Il più famoso di tutti è il Monastero di Taktsang Palphug, nel Bhutan. Noto anche con il soprannome di ‘Tana della Tigre’, comprende un complesso di templi del buddismo himalayano posto su di un picco montuoso, arroccato su un precipizio a 3.120 metri sul livello del mare.

Ma molti avranno sentito parlare di Metéora, in Grecia. E’ un importante centro della chiesa ortodossa nonché una rinomata meta turistica tanto che è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Dei 24 monasteri edificati con enormi sacrifici in cima alle falesie di arenaria solo 6, detti meteore, sono ancora abitati.

Tra i più affascinanti c’è Il tempio sospeso di Xuankong Si, in Cina. Si sostiene su alti pali infissi nella roccia ed è sospeso nel vuoto a circa 50 metri dal suolo, mentre una grossa roccia al di sopra inclinata sul davanti pare voglia schiacciarlo, impressionando i visitatori.

Isolato come pochi è il Monte Popa, nel Myanmar, a 1500 metri d’altezza da cui spuntano le ‘stupa’ dorate del monastero Taungkalat. E’ un luogo di pellegrinaggio in cui si onorano 37 Mahagiri Nat, gli spiriti del Bene e del Male. Viene chiamato anche l’Olimpo di Burma.

Per chi visita Barcellona imperdibile è il Monastero di Santa Maria de Montserrat che si trova a solo un’ora e mezza di distanza. Situato a un’altitudine di 720 m sulla montagna di Montserrat, in Catalogna, ne rappresenta un simbolo ed è un importante sito di pellegrinaggio e di visita per i turisti. Il monastero è legato alla leggenda del Sacro Graal.

Si mimetizza con la montagna il Monastero di Sümela, in Turchia. E’ stato costruito su un dirupo a strapiombo sulla valle dell’Altindere a 1200 metri di altitudine. L’accesso al complesso è ottenuto attraverso una lunga e ripida scalinata.