L’Unione europea vuole aumentare il prezzo dei biglietti aerei

L’Ue sta pensando di introdurre una nuova tassa sul carburante per motivi ambientali

In vista dell’estate – e poiché a tutti piace viaggiare – , molto probabilmente tra poco i biglietti aerei potrebbero costare di più. L’Unione europea sta pensando di introdurre una nuova tassa sul carburante per motivi ambientali, ma che penalizzerà prima di tutto i passeggeri e solo dopo le compagnie aeree.

L’intenzione è quella di ridurre le emissioni di anidride carbonica poiché, secondo i dati dell’Ue, la maggior fonte di problemi per i cambiamenti climatici è data per il 27% delle emissioni di CO2.

Come sempre, però, sono i consumatori finali a pagare lo scotto di tasse e balzelli. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, l’organizzazione ambientalista Transport & Environment (T&E) sarebbe entrata in possesso di uno studio segreto della Commissione europea secondo cui a metà giugno, dopo le elezioni europee, è previsto un summit dei ministri delle Finanze degli Stati membri dell’Ue. I ministri si riuniranno per due giorni a L’Aja, in Olanda, per discutere per la prima volta in assoluto delle tasse sull’aviazione.

In Italia attualmente le tasse sui biglietti aerei venduti incidono parecchio sul prezzo finale. Oggi, infatti, le tasse aeroportuali rapprensentano più del 40% del prezzo del biglietto aereo. A una tariffa, infatti, bisogna sempre aggiungere l’Iva del 10% (sui soli voli nazionali), le tasse d’imbarco e le tasse locali. Spesso, quindi, tasse e contributi fanno praticamente raddoppiare il prezzo del biglietto.

Con l’entrata in vigore della nuova tassa europea, secondo il quotidiano economico, potrebbe scomparire l’Iva nazionale oppure potrebbe essere estesa anche alle tratte internazionali o, ancora, potrebbe essere introdotta un’accisa di 330 euro a tonnellata sul kerosene. Questo, per quanto riguarda l’Italia. E secondo l’Ue ci va anche di lusso perché, in Europa, il trasporto aereo è meno colpito dal fisco rispetto ad altri Paesi del mondo.