La hostess più anziana della storia: ha 80 anni e ancora vola

Nel 1958 il suo primo volo e da allora non è più scesa dall’aereo

Bette-Burke-Nash-nonna-hostessA Bette il suo lavoro di hostess piace. Lo dimostra il fatto che lo faccia da 58 anni. E ancora non si è stancata. Bette Burke-Nash è la hostess dei record: è lei la più anziana assistente di volo della storia dell’aviazione. Lavora a bordo degli aerei della Us Airways. A 80 anni compiuti può a fregiarsi del titolo di ‘nonna hostess’. Al Boston Globe qualche tempo fa ha raccontato la sua storia.

Da quando aveva preso il primo aereo della sua vita all’età di 16 anni aveva deciso che sarebbe stata una hostess. Invidiava quelle belle ragazze a cui tutti davano grande attenzione. Iniziò la carriera nel lontano 1958 con la Eastern Air Lines, una compagnia che negli anni è diventata la moderna Us Airways.

Fu subito mandata a seguire un corso di ‘buone maniere’. A quei tempi l’aviazione civile era un’altra cosa rispetto a oggi che le hostess sbuffano se chiedi loro un bicchiere d’acqua in più…
Quando era addetta alla First Class serviva i passeggeri con i guanti bianchi e cappellino blu, i piatti erano di porcellana, le posate d’argento e i bicchieri di cristallo, sempre pieni di Champagne. Dopo i pasti passava tra i sedili offrendo sigarette e fiammiferi (oggi è vietato!).

Allora le hostess non potevano sposarsi né avere figli, dovevano seguire una dieta severa e, compiuti i 32 anni di età, non potevano più effettuare servizio a bordo.

Negli Anni ’70, però, è cambiò tutto: la divisa delle assistenti di volo fu rinnovata e le hostess iniziarono a indossare hot-pants, camicia bianca aderente e stivali. Anche le regole, però, sono cambiate: non c’è più il limite d’età. È così che ‘nonna hostess’ è ancora lì al suo posto.

Ogni anno deve sottoporsi a visite mediche e a test attitudinali. Deve riuscire a rompere un finestrino e ad aprire un portellone pesantissimo. Ogni anno supera brillantemente le prove.

Quando deve lavorare, si sveglia alle 2 di mattina e inizia a truccarsi davanti allo specchio. Non dimentica mai di stendere bene la crema antirughe. Raccoglie i capelli in uno chignon e indossa la sua divisa appena stirata. Poi si dirige vero il Reagan National Airport di Washington D.C.. Accoglie i primi passeggeri con un sorriso radiante e i suoi grandi occhi blu: “Benvenuti a bordo!”, lo ripete da quasi sessant’anni.