Ecco come Kodak ha cambiato le nostre foto di viaggio

Ecco come la rivoluzione della foto digitale avviata da Kodak ha cambiato per sempre le nostre vacanze

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SiViaggia

Redazione

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Venti anni fa i racconti dei nostri viaggi erano molto diversi da oggi: poche foto, quelle essenziali, nessun selfie e gli album da sfogliare con parenti e amici. A cambiare tutto è stato l’avvento della foto digitale e Kodak è stata l’azienda che con una strana scatoletta ha dato il via a questa rivoluzione che ha cambiato per sempre le abitudini dei viaggiatori e non solo.

Tutto inizia con la prima macchina fotografica compatta che utilizzava un supporto di memoria: invece di imprimere l’immagine su pellicola, registrava su un nastro magnetico simile a quello delle vecchie musicassette. Questa scatoletta progettata nel 1975 da Steven Sasson nel Laboratorio di Ricerca Applicata della Kodak avrebbe rivoluzionato la fotografia al punto da ricevere 35 anni dopo la medaglia nazionale per la tecnologia e l’innovazione da Barack Obama in persona.

Da allora venne aperta la strada ad innovazioni che hanno permesso registrare un’infinità di foto su una memoria fisica creando un archivio che poteva essere modificato, cancellato, riscritto. Non avevamo più il rullino con un numero limitato di foto che veniva consumato e non avevamo più i lunghi processi di sviluppo dei negativi che dovevano essere effettuati in una camera oscura da tecnici. Anche grazie ad innovazioni degli anni seguenti, la foto era a portata di tutti, è diventato possibile spostarle su altri supporti come pc, telefonini e adesso anche web e piattaforme social.

L’innovazione introdotta da Sasson impiegò diversi anni per affermarsi e solo dalla fine del secolo scorso la fotografia digitale iniziò ad ottenere una grande diffusione tra il pubblico. Gli attori furono i concorrenti di Kodak e non l’azienda fondata nel 1888 da George Eastman che purtroppo non credette a pieno nella foto digitale per puntare invece sulla pellicola.

Cosa cambiò per i fotografi di viaggio? Proviamo a sfogliare un vecchio album delle vacanze dei nostri genitori. Generalmente troviamo foto di persone o gruppi di persone sempre nelle stesse posizioni in quei momenti particolari che venivano addirittura chiamati Kodak moments perché degni di essere immortalati con una fotografia: venti anni fa facevamo attenzione a non consumare il rullino con foto superflue.

Oggi basta aprire un profilo Instagram e vedere soggetti completamente diversi: foto di paesaggi o particolari che un tempo potevano solo permettersi i fotografi paesaggisti, cani che corrono, piedi con il mare sullo sfondo e un sacco di foto di cibo. Quanto speco direbbe un viaggiatore del tempo proveniente da un’epoca analogica; quanta creatività e libertà di espressione direbbe un teenager di oggi che senza saperlo sta popolando il profilo Instagram grazie a quella scatoletta inventata da Kodak tanti anni fa.