I voli in Italia sono più puntuali di Germania, Inghilterra e Francia

Voli in ritardo o cancellati? L'Italia è la migliore delle big d'Europa. I numeri parlano chiaro

Tra le big d’Europa, l’Italia è la prima della classe in fatto di voli in ritardo o cancellati. Le statistiche parlano chiaro, sottolineando un ottimo quinto posto nostrano.

Si tende sempre a pensare che i disagi sofferti nel proprio Paese ne facciano automaticamente il peggiore in tal senso.

Guardare alle statiche potrebbe invece offrire una nuova e interessante prospettiva. Quando si viaggia in aereo i ritardi sono spesso all’ordine del giorno. Soprattutto nei periodi più delicati dell’anno inoltre, ovvero vacanze estive e natalizie, non è così insolito dover sopportare anche qualche sporadica cancellazione, sparsa ovviamente qua e là durante l’anno.

L’Italia è però davvero il fanalino di coda delle big d’Europa in tal senso? Niente affatto. A dare tale risposta è un’analisi condotta da AirHelp, società che si occupa di prestare supporti ai passeggeri che richiedono un rimborso dopo ritardi o cancellazioni aeree. Guardando alla top 5 delle grandi nazioni d’Europa, scopriamo come la cara Italia sia al quinto posto, cosa che in questa prospettiva è decisamente positiva.

Nessuno vorrebbe salire sul podio in questo caso, figurarsi ergersi al primo posto, che in questo caso spetta di diritto alla Germania, con il 28,8% di voli cancellati o in ritardo. Alle sue spalle ci sono l’Inghilterra, che ottiene il 25,31% e la Francia, medaglia di bronzo, con il 28,16%.

La classifica è il frutto di una comparazione di svariati dati statistici, tra i quali spicca il principale, ovvero la responsabilità finanziaria. Stando a quest’analisi, l’Italia, al quinto posto, avrebbe accumulato poco più di 286 milioni, quasi la metà rispetto alla medaglia di bronzo della classifica, la Spagna, la cui responsabilità si avvicina di molto ai 516 milioni di euro. Le cifre ovviamente continuano a salire, con quasi 626 milioni per la Francia, più di 712 milioni per l’Inghilterra e più di 823 milioni per la Germania.

Ad avere un proprio peso è anche il numero di voli annui, con Germania e Italia che presentano una differenza notevole di più di 200mila voli, in favore della prima in classifica. Il confronto che lascia sbalorditi, in tale ottica, è quello tra Italia e Francia, divise da appena 9.700 voli, eppure con circa 340 milioni di euro di differenza (in favore del ‘Bel Paese’).

Molti i passeggeri che in Italia non conoscono pienamente i propri diritti. Ciò porta a non richiedere il dovuto rimborso in molti casi. Occorre specificare che tutte le compagnie, anche quelle low cost, devono corrispondere un rimborso da 250 a 600 euro, a prescindere dal costo del biglietto inizialmente acquistato. Il diritto dovrà essere esercitato entro tre anni dal ritardo del volo, con le compagnie che saranno esentate dal rimborso soltanto in caso di circostanze straordinarie, quali condizioni meteo avverse ad esempio o emergenze mediche.