Ischia rivuole l’inchino delle navi da crociera

L'eliminazione del tipico "saluto marinaro" provocherebbe danni all'economia turistica dell'isola campana

Ripristinare l’inchino delle navi, è la richiesta fatta dal presidente di Federalberghi Ischia, Ermando Mennella, e dal presidente dell’Ascom Confcommercio dell’isola, Marco Bottiglieri.
I due si sono rivolti direttamente al Capo del Governo Mario Monti, asserendo che il tipico “saluto marinaro” delle navi da crociera ha un ruolo fondamentale nell’ambito dell’economia turistica dell’isola campana. “Da alcuni anni l’isola d’Ischia si sta affermando nel mercato crocieristico, tale attività consente in parte di recuperare la costante diminuzione dei flussi turistici”.
Secondo Mennella e Bottiglieri la soppressione dell’usanza dell’inchino ha comportato la cancellazione di tutti gli accosti programmati per il 2012, lasciando nel più assoluto sconcerto aziende e lavoratori impegnati in tale attività. Altro danno non trascurabile sarebbe legato all’impossibilità per le navi da diporto di attraccare nei porti turistici di Ischia Porto, Casamicciola Terme e Lacco Ameno o di sostare presso le insenature della zona.
Per i presidenti di Federalberghi e Ascom Confcommercio la decisione del Governo, dopo i fatti accaduti al largo dell’Isola del Giglio, è comprensibile, ma dà un taglio a molte attività imprenditoriali di Ischia, danneggiando così le imprese locali.
Monti darà ragione all’economia turistica locale, o prevarranno le ragioni relative alla sicurezza? Staremo a vedere.