Inquinamento: le migliori (e le peggiori) compagnie aeree

Secondo un recente studio sono solo 3 su 200 le compagnie aeree virtuose in tutto il mondo

Le compagnie aeree parlano tanto di lotta all’inquinamento, introducendo ogni anno novità e nuovi aerei con lo scopo di ridurre le emissioni di anidride carbonica e l’inquinamento acustico, ma di fatto solo poche possono considerarsi veramente virtuose.

Uno studio condotto dalla Warwick Business School, in Inghilterra, dimostra che, dal 2007 al 2014, non è stato rilevato nessun miglioramento e che il Co2 è in costante aumento. La colpa è delle rotte aeree, dei sistemi di controllo e dell’età degli apparecchi utilizzati.

In sette anni, dunque, non è cambiato nulla. Anzi, le grandi compagnie aeree, quelle statunitensi in testa, hanno continuato – e in alcuni casi aumentato – la loro propensione a inquinare i cieli. Tra le 20 più importanti compagnie, solo tre cercano di limitare le emissioni nocive dei loro velivoli: Finnair, Tap Portugal e Virgin Australia. Finnair in particolare risulta avere i migliori e più recenti aerei. Anche le rotte e il numero di connessioni offerte contribuiscono a posizionarla al top delle linee aeree più sensibili al problema dell’inquinamento. Tutte le altre compagnie non sembrano aver fatto nulla di concreto.

Il professor Frederik Dahlmann che ha condotto lo studio ricorda che il settore aereo è accusato di causare tra il 2 e il 3% dell’inquinamento globale. Inoltre, l’Icao, l’agenzia dell’aviazione civile mondiale, ha fissato come obiettivo che entro il 2050 gli aerei dovranno inquinare il 50% in meno rispetto al 2005.

In cima alla lista delle compagnie aeree meno virtuose ci sono solo linee americane: American Airlines, US Airways, Delta e United Airlines. Ma il vero problema è un altro: non tutte le compagnie aeree mondiali forniscono i dati relativi alle emissioni di Co2 perché non è un obbligo richiesto. Lo fanno solo il10%, dato che in tutto il mondo si contano 200 compagnie aeree.