In Polonia, c’è una miniera labirinto appena nominata Patrimonio dell’Umanità

Tarnowskie Góry è una miniera di piombo, argento e zinco. È antichissima, ed è oggi entrata a far parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco

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Redazione

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Fonte: TripAdvisor

 

Nella Polonia del Sud, Tarnowskie Góry è una città di oltre 60.000 abitanti che ospita oggi uno dei più grandi scali di smistamento d’Europa. In passato, era invece un importantissimo centro minerario di piombo, di zinco e d’argento. Tanto che, le sue miniere, sono appena state nominate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

L’antica miniera d’argento e di piombo di Tarnowskie Góry è uno dei primi (e dei pochi) centri d’estrazione polacchi da cui è stato ricavato un itinerario turistico interamente sotterraneo. È dal lontano 1912, che la miniera non svolge più la sua funzione, e che si è così trasformata in un labirinto magico e anche un po’ spettrale, fatto di cunicoli, di anguste sale e di vecchie gallerie di drenaggio. Alcuni decenni dopo la sua chiusura, la miniera è stata trasformata in un’attrazione turistica sconsigliata ai claustrofobici. Ad una profondità di quaranta metri sotto il livello del terreno, due percorsi lunghi 1700 metri si snodano lungo la cava. E permettono a tutti di ammirare la bellezza di una miniera ricca di storia e di fascino. Ma anche di immaginarsi come qui, un tempo, vivevano i minatori.

Uno dei due percorsi di Tarnowskie Góry può essere percorso solo a bordo di un’apposita barca: è l’itinerario “Czarny Pstrag” (Trota Nera), ed è interamente sommerso delle acque. Chi non se la dovesse sentire di scendere negli “abissi”, può però sempre fermarsi in superficie. Qui, sorgono infatti il Museo dell’Attività Mineraria e il Museo delle Macchine a Vapore, capace di conquistare anche i bambini.

Oggi, le miniere di Tarnowskie Góry sono state “premiate” con la nomina a Patrimonio dell’Umanità. Un atto quasi dovuto, per quel sistema sotterraneo dell’Alta Slesia che è tra i più estesi, i più rappresentativi e i meglio conservati del settore. Visitarlo, percorrere i suoi stretti corridoi, è un’esperienza unica. Capace di regalare vere emozioni. Si possono ammirare gli attrezzi di lavoro abbandonati, ma anche statue a grandezza umana che riproducono i minatori dell’epoca. Così da potersi immaginare le loro condizioni di lavoro, e le condizioni di lavoro che vivono ancora oggi i minatori di tutto il mondo. Tra suggestioni, riflessioni e una buona dose di paura.