Henry Worsley, l’esploratore che stava attraversando l’Antartide, non ce l’ha fatta

E' arrivato a 48 chilometri dal 'traguardo' dopo averne percorsi 1600

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Henry-WorsleyAveva sfidato l’impossibile e alla fine il Polo Sud ha avuto la meglio. E’ morto per sfinimento e disidratazione l’esploratore britannico Henry Worsley mentre cercava di attraversare a piedi in solitario e senza assistenza l’Antartide, tentando un’impresa mai riuscita. Secondo la Bbc, l’ex militare amico di William ed Harry d’Inghilterra era in viaggio da 71 giorni, ormai a pochi chilometri dalla meta, ma stremato dalle condizioni proibitive è stato costretto a lanciare un ‘SOS’.

I soccorsi lo hanno recuperato e portato in un ospedale a Punta Arenas, in Cile, ma le sue condizioni fisiche erano già troppo deteriorate e i medici non sono riusciti a salvarlo. Fra i primi ad esprimere il proprio dolore per la morte del tenente colonnello reduce dell’Afghanistan è stato il duca di Cambridge, che ha parlato anche a nome del fratello Harry. “Aveva mostrato grande coraggio e determinazione e siamo incredibilmente orgogliosi di aver collaborato con lui”. William ha aggiunto: “Abbiamo perso un amico ma resterà una fonte di ispirazione per tutti noi”.

Con la sua impresa Worsley voleva raccogliere denaro per Endeavour Fund, l’organizzazione che aiuta i militari malati e feriti gestita dalla Royal Foundation dei duchi di Cambridge e del principe Harry.

L’impresa doveva durare in tutto 75 giorni e Worsley aveva a disposizione cibo per soli 80. E’ arrivato a 48 chilometri dal ‘traguardo’ dopo averne percorsi 1600, sopportando temperature di -40°C e i venti gelidi dell’Antartide.

Per il coraggio e la determinazione, scrive l’Ansa, Worsley ricorda gli altri grandi esploratori del passato che avevano sfidato il Polo Sud, come Ernest Shackleton, Roald Amundsen e Robert Falcon Scott, altro britannico che proprio in Antartide perse la vita, nel 1912, mentre tornava al campo base con la sua spedizione.