Il Guardian elogia il Molise, “meta da sogno”

Il Molise esiste ed è la meta perfetta per una vacanza da sogno. Così il Guardian elogia questa regione che ha davvero molto da offrire tra natura e mare

La risposta alle vacanze dei vostri sogni? Secondo il Guardian è il Molise, quella regione che a volte anche gli italiani dimenticano ma che è un felice mix di spiagge poco affollate, borghi suggestivi e stupende città collinari.

Anche se la frase “Il Molise non esiste” è diventata un meme, un hashtag e oggetto di migliaia di post su Instagram, il Molise vanta una storia millenaria, fu culla della civiltà sannitica nel IV secolo a.C., e poi parte del Regno di Napoli.
Durante l’unificazione d’Italia venne accorpato all’Abruzzo, dal quale si è separato solo nel 1970 diventando la regione più giovane d’Italia.

Le sue spiagge sabbiose, le aspre montagne e gli antichi insediamenti sono rimasti lontani dal flusso turistico ma sono pronti per essere esplorati e sorprendere piacevolmente.

Partiamo da Termoli, la principale città della costa molisana, con il centro storico murato che si staglia su un promontorio, caratterizzato da stradine color pastello, il castello, la cattedrale e gli antichi trabocchi che si protendono sul mare.
Anche la zona della città ottocentesca invita a passeggiare senza fretta, soprattutto lungo il pedonale Corso Nazionale tra negozi, ristoranti e sculture, e un’atmosfera rilassata.

Il mare si mostra scintillante alla fine di ogni vicolo e, a proposito, Termoli è la città del vicolo più stretto d’Italia: A Rejecelle che, in un dato punto, è largo soltanto 34 centimetri.

Ancora, motivo per visitare Termoli è la spiaggia, una baia poco profonda e sabbiosa a nord-ovest fino al confine con l’Abruzzo.
Zone perfette sono il Lido Alcione, a due chilometri, spiaggia libera con soffice sabbia digradante nell’Adriatico, e la Spiaggia di Ventotto, a 12 chilometri, un’ampia distesa di sabbia ombreggiata da fresche pinete.

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Fonte: Ph anzeletti - iStock
Cala Sveva Termoli – Ph anzeletti iStock

A ovest di Termoli, il territorio sale gradualmente verso l’Appennino, con campi di grano e uliveti lungo la valle del Biferno e paesi arroccati sulle colline come San Martino in Pensilis dove ammirare il palazzo baronale, antiche chiese e spettacolari vedute dalla piazza.

Ecco poi Larino, già città nel III secolo a.C., il luogo di una vittoria dei Romani contro Annibale nella seconda guerra punica.
Le rovine romane, ben conservate, includono un anfiteatro ellittico di 2000 anni fa, bagni con splendidi mosaici di animali marini e un lastricato foro.

Svettano in un bucolico paesaggio collinare numerosi altri borghi, ognuno con le sue peculiarità e storie da raccontare.

Civitacampomarano è una galleria a cielo aperto, con opere di street art su frontoni, muri in pietra grezza e porte in legno.

Guardiaregia si trova ai margini del canyon più grande del Molise, le Gole del Torrente Quirino, riserva di biodiversità del WWF, con sentieri segnalati che scendono in una gola immersa nel bosco tra cascate e formazioni rocciose.

Sepino, a sud di Campobasso, era già un importante insediamento sannitico quando fu conquistato dai Romani nel 293 a.C., e le sue rovine sono ben conservate.
Passeggiare sulle strade lastricate, tra resti di case, pilastri del tempio e un anfiteatro quasi intatto e visitare il museo di reperti archeologici è compiere uno straordinario viaggio indietro nel tempo.

Pietrabbondante, più a nord, è ancora più antico: il suo teatro preromano, costruito dai Sanniti nel VI secolo a.C., ha un’acustica sorprendente e la sua seduta in pietra è dotata di elegante schienale ergonomico per le lunghe serate di spettacoli.

Ma non è tutto.
Salendo verso le montagne, si incontra la Riserva di Montedimezzo, un vasto bosco a 1.300 metri, oggi dichiarato Riserva dell’Uomo e della Biosfera (MAB) dell’UNESCO.

Ancora, l‘alta valle del Volturno è un notevole comprensorio sciistico invernale, dominato dalle Mainarde, e in estate meta per l’arrampicata, la pesca, la canoa e il ciclismo.
Dal paese di Pizzone, è bellissimo risalire la Valle Fiorita, attraverso un’antica faggeta, verso il Monte Meta (2.242 metri), una massiccia mole calcarea che si erge maestosa tra i verdi prati.

Il Molise esiste ed è straordinario.

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Fonte: Ph Laz@Photo - iStock
Sepino Ph Laz@Photo – iStock