Scoperto un continente sommerso nel cuore del Mediterraneo

Un nuovo studio ha portato alla scoperta dei resti di un continente che, un tempo, si trovava al largo del Mediterraneo

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Redazione

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Sulla scia del mito di Atlantide, l’uomo si è sempre rivelato molto curioso quando si parla di terre sommerse. E così, la recente notizia della scoperta di un continente sotto le acque del Mediterraneo non poteva che suscitare grande clamore.

Gli scienziati hanno rinvenuto i resti di Grande Adria (chiamata anche Adria Maggiore), nientemeno che un intero continente grande all’incirca come la Groenlandia e che un tempo si trovava nel bel mezzo del Mar Mediterraneo. Nuovi studi approfonditi hanno portato alla scoperta di numerosi dettagli su questa terra sommersa, che ci permettono di ricostruire la storia di una delle aree geografiche più complesse dell’intero pianeta. La zona mediterranea è infatti una delle più ardue da analizzare, e in particolare su Grande Adria c’è stato un lungo lavoro da effettuare.

La storia di questo continente pressoché sconosciuto inizia circa 240 milioni di anni fa, quando era ancora parte del supercontinente Pangea. Secondo le stime dei geologi, Grande Adria si sarebbe trovata schiacciata tra quelli che attualmente sono l’Africa settentrionale, la Spagna e la Francia meridionale. Quando le terre iniziarono a separarsi, il continente rimase attaccato alla penisola iberica, per diventare poi una terra isolata solo dopo 40 milioni di anni. Oggi è difficile ricostruire la sua geomorfologia, ma gli esperti ipotizzano che gran parte del continente potesse essere già all’epoca sommerso, caratterizzato dalla presenza di pezzi di terra emersi a formare isole localizzate al centro del Mediterraneo – un po’ come la Zelanda.

Croazia
Fonte: iStock | Ph. Carolin Jahn
I resti di Grande Adria sulle montagne della Croazia – Fonte: iStock | Ph. Carolin Jahn

Che fine ha fatto Grande Adria? È stata questa la sfida più ardua per i geologi: attualmente, i resti del continente sono localizzati in circa 30 Paesi diversi, situati in tutta l’area mediterranea e non solo. La disgregazione di questa terra ebbe inizio tra 100 e 120 milioni di anni fa, quando entrò in collisione con l’attuale Europa meridionale. Lo scontro provocò la subduzione della gran parte del continente, mentre il suo strato superiore andò incontro a un processo di rasatura. I resti di questa immane distruzione sono tutt’oggi visibili, anche se fino a poco tempo fa non lo sapevamo: sono infatti sparpagliati tra Spagna, Italia, Francia, Croazia, Grecia, Turchia e molti altri Stati, dove hanno dato origine alle più importanti catene montuose (come le Alpi).

Ma non tutto il territorio di Grande Adria è andato distrutto, come ricostruito dagli scienziati durante il lungo e complesso studio riportato sulla rivista Gondwana Research. Alcune “schegge” sono sopravvissute all’azione della subduzione e della rasatura, rimanendo intatte. La loro individuazione è stata una grande sorpresa: si trovano infatti sopra il tacco del nostro stivale (nei territori pugliesi), nell’Italia settentrionale (da Torino a Venezia) e nella regione istriana della Croazia.

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Fonte: iStock | Ph. zakaz86
Grande Adria sopravvive nella regione istriana – Fonte: iStock | Ph. zakaz86