Gran Bretagna, obbligo di quarantena per chi arriva dall’Italia

Nuova stretta nei confronti degli italiani: in Gran Bretagna, chi arriva dal nostro Paese dovrà sottoporsi a quarantena

Nuova stretta in merito agli ingressi, da parte del governo londinese: ora anche chi proviene dall’Italia dovrà sottostare alla quarantena obbligatoria, come accadeva già per altri Paesi dell’UE. La Gran Bretagna spera così di contenere l’epidemia senza dover arrivare ad un nuovo lockdown.

La notizia arrivata nelle ultime ore riguarda tutti coloro che, in partenza dal nostro Paese, hanno intenzione di approdare in territorio inglese. Il provvedimento, che entrerà in vigore a partire dalle ore 4:00 di domenica 18 ottobre 2020, prevede due settimane di isolamento obbligatorio per i viaggiatori provenienti dall’Italia, da San Marino e dalla Città del Vaticano: per chi trasgredisce sono previste multe molto salate.

Prima di partire per la Gran Bretagna, i visitatori dovranno compilare un modulo online dove indicheranno l’indirizzo e i contatti telefonici presso cui saranno reperibili. Questi serviranno alle autorità per effettuare controllo a campione e verificare così che la quarantena venga rispettata. Le nuove misure restrittive si applicano così anche a chi arriva dall’Italia, Paese che va ad aggiungersi a Francia, Spagna e diversi altri Stati dell’Unione Europea ai quali era già stato imposto l’isolamento obbligatorio.

Fino ad ora, infatti, l’Italia faceva parte di quei Paesi chiamati travel corridors, ovvero considerati sicuri e in quanto tali non necessitano di un particolare protocollo restrittivo. Con l’intensificarsi dell’emergenza sanitaria sul nostro territorio, la Gran Bretagna ha deciso di correre ai ripari e ha aggiornato la lista degli Stati per i quali vige l’obbligo di quarantena.

Proprio in questi giorni si sta parlando della possibilità di adottare strategie volte a non generare confusione nei viaggiatori, come ad esempio il semaforo che permetterà di capire in maniera facile quali sono le zone a rischio. E si è tornati ad affrontare la questione del passaporto sanitario, uno strumento che potrebbe rivelarsi utile per ricominciare a viaggiare in sicurezza.

Nel frattempo, anche il governo italiano ha predisposto un aggiornamento delle misure da adottare per i turisti. In particolare, è ora previsto che chi proviene da Belgio, Francia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Spagna, Gran Bretagna e Irlanda del Nord compili un’autodichiarazione e si sottoponga a test all’arrivo in aeroporto – qualora non sia stato eseguito nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Italia. Chi viaggia negli altri Paesi dell’area Schengen non sarà invece soggetto a limitazioni (se non previste all’ingresso degli Stati in questione).

Permane invece l’obbligo di isolamento per due settimane per coloro che rientrano da Australia, Canada, Georgia, Giappone, Nuova Zelanda, Romania, Ruanda, Corea, Thailandia, Tunisia e Uruguay. Nel resto del mondo si potrà viaggiare solo per giustificati motivi e, al rientro in Italia, ci si dovrà sottoporre a quarantena fiduciaria.